Descrizione
Nel centro di una città, in quella zona abitata da gente con un po’ troppo denaro, c’è un parco. Al centro del parco c’è un piedistallo sprovvisto di statua.
Ogni mattina prende il suo posto una statua di carne, coperta di vernice bianca da capo a piedi, immobile creatura di immacolata bianchezza che si anima per un attimo quando apre gli occhi per soffiare una bolla di sapone all’indirizzo di chi le offra il proprio obolo.
Maestro dell’arte dimenticata dell’immobilità, Francis Orme vive nel condominio di Observatory Mansions, la cui cupola, che una volta ospitava un osservatorio, è ormai priva di telescopi e ridotta a ostello per i piccioni.
Come accadrà alle altre bizzarre creature che abitano il condominio e sembrano sprigionate da fiabe strane e lugubri – un portiere sibilante, un vecchio professore dai mille odori, una donna-cane –, tutte impegnate nell’arduo compito di assentarsi da se stesse e di impedire alla realtà di strapparle alla solitudine che pure detestano, l’incantesimo che imprigiona Francis nel suo isolamento sarà spezzato dall’arrivo di una nuova inquilina.
“Carey ha una sorprendente immaginazione. Questo è un romanzo di straordinaria originalità.”
Patrick McGrath
“Tutto si può descrivere e catalogare, incluse le passioni. Di certo, chi scrive è il guanto morbido morboso di chi parla. A chi legge, il dolore e il godimento di sciogliersi, leggendo, nella cera della statua che è.”
Enrico Ghezzi
“Impossibile non rimanerne incantati.”
The Times
Note biografiche
Edward Carey, nato in Inghilterra, è scrittore, drammaturgo, illustratore. Ha lavorato per teatri in Romania, in Lituania e con un maestro di teatro d’ombre in Malesia; in Gran Bretagna i suoi spettacoli sono stati in scena al Young Vic Studio, al Battersea Art Centre e al Royal Opera House
Studio. È autore dei romanzi, tutti tradotti in numerose lingue, Observatory Mansions, Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città, la trilogia degli Iremonger e Nel ventre della balena, pubblicato dalla Nave di Teseo nel 2018. Piccola, selezionato al Walter Scott Prize, al Rathbones Folio Prize, e al Royal Society of Literature’s Ondaatje Prize, è in corso di traduzione in quindici paesi.