Descrizione
Per un lungo periodo, perlomeno fino al tardo Rinascimento, la storia è stata considerata dalla cultura dominante come un’attività letteraria, irrilevante, una disciplina minor rispetto al resto dello scibile. Da quando, all’inizio dell’era moderna, la storia ha conquistato, con grande fatica e grandi contrasti, una dimensione disciplinare, essa ha visto sorgere una serie di attacchi alla sua pretesa dimensione scientifica volti a mettere in forse le sue innegabili conquiste.
Questo lavoro si è proposto di fare il punto su questo dibattito e di farlo in difesa della storia: il percorso si snoda dal fecondo rapporto fra storia e memoria a quello fra storia e storiografia, dagli attacchi della scuola neopositivista e delle filosofie postmoderne fino alle varie teorie generalizzanti e narrativiste. Purtroppo su questa discussione sono assenti o quasi, specie in Italia, gli storici; i filosofi poi hanno elaborato teorie talmente distanti dalla pratica della ricerca storica da risultare completamente irrilevanti, ininfluenti.
Note biografiche
Roberto Dami, laureato in Pedagogia con Giulio Preti e in Filosofia con Paolo Rossi, già professore di filosofia e storia nei licei, oltre ad aver collaborato con l’Università di Siena, è autore di I tropi della storia (1994) e di Contributi ad una storia della storiografia in prospettiva metodologica ed epistemologica per il Dipartimento di Studi Storico Sociali e Filosofici dell’Università di Siena.