Descrizione
«L'esordio di Stina Jackson è inquietante e coivolgente. La luce infinita dell'estate nordica conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica.»
The Guardian
«L'esordio di Stina Jackson è inquietante e coinvolgente. La luce infinita dell'estate nordica conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica.»
The Guardian
Sono ormai tre estati che Lelle, insegnante di liceo e padre di un’adolescente, trascorre ogni notte alla guida della sua auto. Conosce ogni metro degli oltre cinquecento chilometri della Via dell’Argento, la strada che serpeggia tra gli alberi dell’antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Quella che il sole di mezzanotte non riesce a illuminare.
Lelle conosce ogni paesino isolato, ogni insediamento, ogni specchio d’acqua.
Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte fra il ghiaccio e l’argento, lungo quell’autostrada che d’estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d’asfalto sulla luna. Lelle ha soltanto l’estate per cercare sua figlia, perché in autunno inizia l’anno scolastico e deve interrompersi. Lelle non ha speranze, eppure la speranza è l’ultima cosa che gli resta.
Meja ha diciassette anni e viene dalla città, ma sua madre l’ha costretta a trasferirsi a Glimmersträsk: un puntino sconosciuto lungo la Via dell’Argento.
Lontana da tutto ciò che amava, Meja è sola e disperata. Finché non incontra qualcuno che può darle più di quanto abbia mai avuto: una nuova famiglia.
Con l’arrivo dell’autunno e la sparizione di un’altra ragazza, i destini di Lelle e Meja iniziano a intrecciarsi in modo indissolubile. E sconvolgente.
Un esordio geniale. Un’autrice dalla grande abilità nel delineare personaggi e rapporti umani, scavando nelle ombre più cupe dell’animo.
The Guardian
«L'esordio di Stina Jackson è inquietante e coinvolgente. La luce infinita dell'estate nordica conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica.»
The Guardian
Sono ormai tre estati che Lelle, insegnante di liceo e padre di un’adolescente, trascorre ogni notte alla guida della sua auto. Conosce ogni metro degli oltre cinquecento chilometri della Via dell’Argento, la strada che serpeggia tra gli alberi dell’antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Quella che il sole di mezzanotte non riesce a illuminare.
Lelle conosce ogni paesino isolato, ogni insediamento, ogni specchio d’acqua.
Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte fra il ghiaccio e l’argento, lungo quell’autostrada che d’estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d’asfalto sulla luna. Lelle ha soltanto l’estate per cercare sua figlia, perché in autunno inizia l’anno scolastico e deve interrompersi. Lelle non ha speranze, eppure la speranza è l’ultima cosa che gli resta.
Meja ha diciassette anni e viene dalla città, ma sua madre l’ha costretta a trasferirsi a Glimmersträsk: un puntino sconosciuto lungo la Via dell’Argento.
Lontana da tutto ciò che amava, Meja è sola e disperata. Finché non incontra qualcuno che può darle più di quanto abbia mai avuto: una nuova famiglia.
Con l’arrivo dell’autunno e la sparizione di un’altra ragazza, i destini di Lelle e Meja iniziano a intrecciarsi in modo indissolubile. E sconvolgente.
Un esordio geniale. Un’autrice dalla grande abilità nel delineare personaggi e rapporti umani, scavando nelle ombre più cupe dell’animo.
Note biografiche
Stina Jackson è nata e cresciuta a Skellefteå, nel Nord della Svezia. Poco più di dieci anni fa si è trasferita a Denver, in Colorado, dove ha scritto il suo romanzo d’esordio, l’acclamato Ghiaccio e argento (Longanesi 2019) con il quale si è imposta in tutto il mondo come nuova stella della suspense nordica, con mezzo milione di copie vendute in patria e candidature ai più prestigiosi premi dedicati alla letteratura crime d’Europa.