Descrizione
Che male poteva fare, una che rideva sempre?
«Elda Lanza ha inaugurato un nuovo modo di interpretare il romanzo giallo attraverso personaggi indimenticabili e pagine ricche di colore e atmosfera. »
La Stampa
«Elda Lanza intrecciava trame con arguzia e una speciale, sottilissima ironia. »
la Repubblica
«Femminista ante litteram, Elda Lanza ha sfidato le convenzioni del tempo.»
Elle
«Elda Lanza costruisce la sua trama con leggerezza e capacità di far vivere i suoi personaggi con pochi, arguti tocchi, senza mai scadere nel macchiettismo e nel folclore locale.»
7 - Corriere della Sera - Cristina Taglietti
Nella roggia di Sanpietro c’è un cadavere. Il corpo di una giovane donna è riverso nel canalone; nessuno sa chi sia, nessuno ne ha denunciato la scomparsa. L’ultima persona ad averla vista viva è Beatrice Longoni, che l’ha accolta in casa propria durante una notte buia e agitata. Ma Beatrice non fa in tempo a raccontare com’è andata, perché dopo che Max Gilardi ha deciso di assisterla, un’esplosione misteriosa la mette a tacere per sempre. E mentre la scia di sangue si allunga, inarrestabile, per Gilardi arriva il momento di scendere in campo e indagare su una catena di omicidi in cui niente è come sembra e il vero e il falso si intrecciano. Nel suo romanzo postumo, Elda Lanza, indimenticabile signora del giallo italiano, costruisce ancora una volta con mano sapiente una storia capace di ammaliare, grazie alle sue atmosfere cariche di fascino e ai personaggi segnati da un destino tanto crudele quanto imprevedibile.
«Elda Lanza ha inaugurato un nuovo modo di interpretare il romanzo giallo attraverso personaggi indimenticabili e pagine ricche di colore e atmosfera. »
La Stampa
«Elda Lanza intrecciava trame con arguzia e una speciale, sottilissima ironia. »
la Repubblica
«Femminista ante litteram, Elda Lanza ha sfidato le convenzioni del tempo.»
Elle
«Elda Lanza costruisce la sua trama con leggerezza e capacità di far vivere i suoi personaggi con pochi, arguti tocchi, senza mai scadere nel macchiettismo e nel folclore locale.»
7 - Corriere della Sera - Cristina Taglietti
Nella roggia di Sanpietro c’è un cadavere. Il corpo di una giovane donna è riverso nel canalone; nessuno sa chi sia, nessuno ne ha denunciato la scomparsa. L’ultima persona ad averla vista viva è Beatrice Longoni, che l’ha accolta in casa propria durante una notte buia e agitata. Ma Beatrice non fa in tempo a raccontare com’è andata, perché dopo che Max Gilardi ha deciso di assisterla, un’esplosione misteriosa la mette a tacere per sempre. E mentre la scia di sangue si allunga, inarrestabile, per Gilardi arriva il momento di scendere in campo e indagare su una catena di omicidi in cui niente è come sembra e il vero e il falso si intrecciano. Nel suo romanzo postumo, Elda Lanza, indimenticabile signora del giallo italiano, costruisce ancora una volta con mano sapiente una storia capace di ammaliare, grazie alle sue atmosfere cariche di fascino e ai personaggi segnati da un destino tanto crudele quanto imprevedibile.
Note biografiche
Elda Lanza è stata scrittrice, giornalista ed esperta di comunicazione, ma anche prima presentatrice della televisione italiana, imprenditrice, ospite di importanti trasmissioni radiofoniche e televisive. Nel 2014 è stata insignita del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano. La sua produzione letteraria è vasta e sfaccettata, a cominciare dalla fortunata serie di romanzi che hanno per protagonista l’avvocato Max Gilardi, il più recente dei quali è La terza sorella, passando per Il tovagliolo va a sinistra. Il galateo per un mondo che cambia: come fare, come essere (2016), scritto partendo dalla sua esperienza di docente di Storia del costume, per arrivare ai romanzi Imparerò il tuo nome (2016), la struggente e ironica ‘autobiografia d’invenzione’ Uomini (2017), Una stagione incerta e Quasi un uomo (2018). Ha vinto i premi letterari Minturno (1992) ed Europa (2012) e nel 2018 le è stato assegnato il Premio Giuditta alla carriera.