Descrizione
«Ferruccio de Bortoli è una istituzione del giornalismo italiano. »
Il Fatto Quotidiano - Salvatore Cannavò
«Un invito al realismo, ad andare oltre le formule retoriche. »
La Lettura - Corriere della Sera
«Una radiografia della crisi italiana. De Bortoli analizza i punti deboli del sistema politico ed economico del nostro Paese che esigono interventi coraggiosi.»
Corriere della Sera
«Un libro documentato, capace, anche nelle critiche più taglienti, di guardare tutti gli aspetti di una questione controversa, per dare al lettore, come fa il buon giornalismo, dati, fatti e punti di vista, necessari alla formazione di una libera opinione. »
Il Piccolo - Antonio Calabrò
«Il discorso di verità di cui l'Italia ha bisogno. »
Internazionale
«Un saggio lucido e inclemente che non risparmia nessuno. »
la Repubblica - Sergio Rizzo
Nel dibattito pubblico italiano sembra sempre mancare un pezzo di verità: pur di raggranellare qualche briciola di consenso e soddisfare gli appetiti di lobby e gruppi di potere, avanza inesorabile una narrazione di comodo che ci esenta da qualsiasi responsabilità personale e collettiva. Per questa ragione Ferruccio de Bortoli, con lucidità impietosa, sottolinea quelle storture e quei pericoli che troppo spesso in Italia vengono sottaciuti. Perché non ci diciamo fino in fondo che spendiamo più di quanto dovremmo, senza preoccuparci della crescita del debito pubblico; che non possiamo vivere di sussidi statali senza creare reddito; che è illusorio voler difendere l’occupazione finanziando con i soldi dei contribuenti aziende senza futuro. La crescita del capitale umano viene spesso trascurata, la cultura scientifica è poco diffusa, e dilaga un antieuropeismo populista privo di solide ragioni economiche. Ma è solo recuperando lo spirito migliore che da nord a sud abbiamo dimostrato nelle dure settimane di autoreclusione che possiamo affrontare una volta per tutte le nostre lacune per tornare ad avere fiducia nel domani, autentico propellente per una forte ripresa nazionale.
Il Fatto Quotidiano - Salvatore Cannavò
«Un invito al realismo, ad andare oltre le formule retoriche. »
La Lettura - Corriere della Sera
«Una radiografia della crisi italiana. De Bortoli analizza i punti deboli del sistema politico ed economico del nostro Paese che esigono interventi coraggiosi.»
Corriere della Sera
«Un libro documentato, capace, anche nelle critiche più taglienti, di guardare tutti gli aspetti di una questione controversa, per dare al lettore, come fa il buon giornalismo, dati, fatti e punti di vista, necessari alla formazione di una libera opinione. »
Il Piccolo - Antonio Calabrò
«Il discorso di verità di cui l'Italia ha bisogno. »
Internazionale
«Un saggio lucido e inclemente che non risparmia nessuno. »
la Repubblica - Sergio Rizzo
Nel dibattito pubblico italiano sembra sempre mancare un pezzo di verità: pur di raggranellare qualche briciola di consenso e soddisfare gli appetiti di lobby e gruppi di potere, avanza inesorabile una narrazione di comodo che ci esenta da qualsiasi responsabilità personale e collettiva. Per questa ragione Ferruccio de Bortoli, con lucidità impietosa, sottolinea quelle storture e quei pericoli che troppo spesso in Italia vengono sottaciuti. Perché non ci diciamo fino in fondo che spendiamo più di quanto dovremmo, senza preoccuparci della crescita del debito pubblico; che non possiamo vivere di sussidi statali senza creare reddito; che è illusorio voler difendere l’occupazione finanziando con i soldi dei contribuenti aziende senza futuro. La crescita del capitale umano viene spesso trascurata, la cultura scientifica è poco diffusa, e dilaga un antieuropeismo populista privo di solide ragioni economiche. Ma è solo recuperando lo spirito migliore che da nord a sud abbiamo dimostrato nelle dure settimane di autoreclusione che possiamo affrontare una volta per tutte le nostre lacune per tornare ad avere fiducia nel domani, autentico propellente per una forte ripresa nazionale.
Note biografiche
Ferruccio de Bortoli è nato a Milano il 20 maggio 1953. È stato direttore del «Corriere della Sera» e del «Sole 24 Ore», amministratore delegato di rcs Libri e presidente di Flammarion. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e dell’associazione Vidas. È oggi editorialista del «Corriere della Sera» e, in Svizzera, del «Corriere del Ticino».