Descrizione
Soldati, disertori, partigiani… Furono tanti i tedeschi che passarono alla Resistenza. Una straordinaria inchiesta su una pagina sconosciuta della nostra storia. Enrico Deaglio
Ogni biografia nasconde un romanzo, come quella del capitano della Kriegsmarine Rudolf Jacobs, morto sulle colline di Sarzana. È la sua storia a ispirare Il buon tedesco di Carlo Greppi, che contribuisce a gettar luce su questo piccolo esercito di senza patria e senza bandiera. Simonetta Fiori, "la Repubblica"
Pochi documenti, molte tracce, molte voci, un lavoro di ricucitura da tessere con pazienza. Un panorama documentario che le ricerche di microstoria hanno insegnato ad affrontare e a risolvere. Anche se fosse solo per questo, il libro di Carlo Greppi ha molto da insegnare a chi abbia voglia di fare ricerca. David Bidussa, "Domenica – Il Sole 24 Ore"
Un racconto in cui lo scrupolo filologico si intreccia con una grande abilità narrativa. Giovanni De Luna, "Tuttolibri"
Rudolf Jacobs è un buon soldato. Improvvisamente nel 1944 decide di passare, armi in pugno, dalla parte dei partigiani. Inseguendo la parabola di quest'uomo viene alla luce una vicenda coinvolgente che ci trascina alla riscoperta di una pagina di storia troppo a lungo rimossa.
Note biografiche
Carlo Greppi,storico, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del Novecento. Per Laterza cura la serie "Fact Checking", inaugurata dal suo L'antifascismo non serve più a niente (2020), ed è autore anche di 25 aprile 1945 (2018) e Il buon tedesco (2021, Premio FiuggiStoria 2021 e Premio Giacomo Matteotti 2022).