Descrizione
«Una lettura obbligata.»
The Economist
«Un libro eccellente… pieno di senso dell’umorismo, e con grande attenzione alle somiglianze tra passato e presente.»
The Spectator
«Non conosco una storia di questo grande paese scritta meglio.»
Philip Pullman
«Spaventosamente necessario.»
The Observer
Davanti alle nuove ondate di populismo che minacciano l’Occidente, la Germania sembra essere rimasta l’ultima roccaforte a difesa della prosperità europea e dei valori civili su cui si basa la nostra società. È davvero così? Oppure l’Unione europea e la moneta unica sono state e sono tuttora gli strumenti di una nuova egemonia tedesca, come da più parti si sente argomentare? James Hawes risponde a questo e a molti altri interrogativi ripercorrendo gli ultimi duemila anni del paese: risale alla conquista di Giulio Cesare nel 58 a.C. chiedendosi se le popolazioni germaniche hanno distrutto la cultura di Roma o l’hanno invece ereditata; si domanda com’è nata la Prussia e se Bismarck ha unificato o conquistato il paese; individua le radici del nazismo; e spiega in che modo la Germania è arrivata agli attuali livelli di ricchezza rinascendo dalle macerie della seconda guerra mondiale. Con verve narrativa e spiccato senso dell’umorismo, James Hawes racconta in modo irresistibile la storia del paese più ammirato e temuto d’Europa, il cui destino è decisivo anche per il nostro futuro.
Note biografiche
James Hawes, nato nel 1960, ha studiato a Oxford e a Londra. Autore di sei romanzi, dirige il corso di Scrittura creativa presso la Oxford Brookes University.