Descrizione
«A vent’anni si è così poco sé stessi da non poter essere altro. È l’età della gaffe: il momento della vita in cui la verità non ha fatto ancora in tempo a mascherarsi». Si immagini dunque l’autore giovane, in un pomeriggio d’inizio estate, in una sala gremita di pubblico e autorità locali, esibirsi in un convegno su “La letteratura e i giovani” utilizzando come metafora la perdita di un braccio. Si immagini poi, seduto in prima fila, accanto al Sindaco, un editore leggendario che si agita alle sue parole, voltandosi a destra e sinistra in preda a un nervosismo e un disappunto crescenti. Nell’anima accecata del giovane autore si fa strada l’idea che nulla è meno visibile di ciò che sta molto vicino e così si accorge che, seduto in prima fila accanto all’editore, il Sindaco è privo di un braccio. Tuttavia è a quel punto che accade l’inimmaginabile: invece di concludere il suo discorso e tacere per sempre in preda all’onta, il giovane autore precipita in un gorgo ineluttabile di ignobili riflessioni sulla scrittura come arto mancante e amputazione primaria.
Tanto che, quando gli interventi cessano, l’editore leggendario gli sussurra in un orecchio: Sei così bravo in materia che dovresti scrivere un libro sulla gaffe. Questo libro nasce per adempiere quel lontano suggerimento.
«La gaffe per me è un magnete ineluttabile e trionfale – forse la vera vocazione della mia vita. Ne colleziono una quantità straordinaria che serbo nella memoria con incredula precisione». Mario Fortunato
«Un bravo scrittore». Doris Lessing
Note biografiche
Mario Fortunato è nato in Calabria e ha vissuto a lungo a Londra, dove è stato direttore dell’Istituto italiano di cultura. Critico letterario, traduttore di autori come Virginia Woolf ed Evelyn Waugh, ha pubblicato romanzi, saggi e memoir tra i quali ricordiamo: I giorni innocenti della guerra (nel 2007 secondo classificato al Premio Strega e vincitore del Premio Mondello e Super Mondello) e Quelli che ami non muoiono. Il suo ultimo libro si intitola Sud (2020). Presso Neri Pozza ha pubblicato L’Italia degli altri (2013).