Descrizione
Prefazione di Alberto Maggi
«Il Vangelo non è un libro devozionale
ma rivoluzionario. Se lo si prende sul serio
non si può rimanere a dormire nelle chiese
o nei conventi, ma si diventa perturbatori
dell’ordine ingiustamente costituito.»
Ortensio da Spinetoli
«Tutta la ricerca scientifica di Ortensio
è orientata a saper discernere del testo
sacro quel che è la parola di Dio
e quella che è la sua interpretazione
da parte degli uomini.»
Alberto Maggi
La prepotenza delle religioni è la straordinaria eredità lasciata da un grande studioso della Bibbia e dei Vangeli. Un personaggio eccezionale, un uomo di fede e un grande biblista la cui ricerca scientifica profonda e puntuale è stata trattata dalla chiesa ufficiale come un tradimento della dottrina. In questo scenario, tra gli attacchi anche violenti e l’allontanamento dall’università, Ortensio da Spinetoli ha reagito con grande compostezza, senza mai lamentarsi, ma continuando a esercitare con coraggio, competenza e determinazione il suo mestiere di attento esegeta della parola di Dio e del messaggio di Gesù. Un insegnamento che con questo libro arriva al lettore in tutta la sua forza vivificante e rivoluzionaria.
Queste pagine raccolgono alcuni dei suoi interventi più significativi e rappresentano un contributo importante per restituire al messaggio cristiano tutta la sua forza.
Nel nostro tempo sempre più impoverito di senso e di orientamento, la lezione di Ortensio da Spinetoli può rappresentare una guida sicura a cui affidarsi.
In Appendice, un’intervista in cui padre Ortensio si racconta, parla della sua formazione, della scoperta della Bibbia, dei guai con la gerarchia e del futuro della chiesa.
«Il Vangelo non è un libro devozionale
ma rivoluzionario. Se lo si prende sul serio
non si può rimanere a dormire nelle chiese
o nei conventi, ma si diventa perturbatori
dell’ordine ingiustamente costituito.»
Ortensio da Spinetoli
«Tutta la ricerca scientifica di Ortensio
è orientata a saper discernere del testo
sacro quel che è la parola di Dio
e quella che è la sua interpretazione
da parte degli uomini.»
Alberto Maggi
La prepotenza delle religioni è la straordinaria eredità lasciata da un grande studioso della Bibbia e dei Vangeli. Un personaggio eccezionale, un uomo di fede e un grande biblista la cui ricerca scientifica profonda e puntuale è stata trattata dalla chiesa ufficiale come un tradimento della dottrina. In questo scenario, tra gli attacchi anche violenti e l’allontanamento dall’università, Ortensio da Spinetoli ha reagito con grande compostezza, senza mai lamentarsi, ma continuando a esercitare con coraggio, competenza e determinazione il suo mestiere di attento esegeta della parola di Dio e del messaggio di Gesù. Un insegnamento che con questo libro arriva al lettore in tutta la sua forza vivificante e rivoluzionaria.
Queste pagine raccolgono alcuni dei suoi interventi più significativi e rappresentano un contributo importante per restituire al messaggio cristiano tutta la sua forza.
Nel nostro tempo sempre più impoverito di senso e di orientamento, la lezione di Ortensio da Spinetoli può rappresentare una guida sicura a cui affidarsi.
In Appendice, un’intervista in cui padre Ortensio si racconta, parla della sua formazione, della scoperta della Bibbia, dei guai con la gerarchia e del futuro della chiesa.
Note biografiche
Padre Ortensio da Spinetoli (1925-2015) è stato Superiore provinciale dei frati cappuccini delle Marche. Entra nel seminario dei frati cappuccini di Jesi nel 1936, a undici anni, e nel 1949 è ordinato sacerdote. Studia a Friburgo, Innsbruck, Roma, Gerusalemme, e insegna, tra l’altro, alla Pontificia Università Antonianum: le sue lezioni saranno spostate presso l’aula magna per contenere i tanti studenti che desiderano ascoltarlo. Il suo primo libro, “Maria nella Bibbia”, gli vale il richiamo del Sant’Uffizio. Successivamente, a causa dei suoi testi e delle sue lezioni, subirà un processo presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Non sarà condannato ma verrà rimosso dall’insegnamento e allontanato dal suo stesso ordine. Trova ospitalità a Recanati, presso la famiglia di Fernanda Galluzzo, dove trascorre l’ultima parte della sua vita continuando gli studi senza mai alcun desiderio di rivalsa per le vessazioni subite