Descrizione
In un romanzo denso e coraggioso, che trasforma in simbolo i non luoghi delle nostrecittà, Andrea Caterini percorre un "viaggio al termine della notte" insieme a un uomo che, nonostante e sconfitte, lotta per trovare la forza di andare oltre la rassegnazione e il senso di colpa e guardare il mondo con occhi nuovi.
Giordano non si trova in un punto dello spazio come il resto dell'umanità ma in un garage, che se per il mondo non è che un luogo di transito, un pezzo morto nel tessuto della metropoli, per lui è tutto quello che c'è, perché quella di Giordano è una notte a cui non seguirà il giorno, ma un'altra notte, un'altra e un'altra ancora…
All'estrema periferia di una grande città, nell'aria umida di un garage sotto il livello della strada, Giordano lavora come guardiano notturno per pochi euro al mese.
Sposta auto e furgoni per persone che lo salutano a malapena, di ritorno dalle loro notti bianche o appena svegli, mentre ancora storditi vanno al lavoro. Come sia finito lì non interessa a nessuno, e Giordano passa il tempo nel suo gabbiotto, seduto davanti alla stufetta, con in mano un mazzetto di fotografie, mentre il chiarore lunare filtra dalle finestrelle alte del garage.
Fotogrammi, istantanee: il tentativo di fare il salto di qualità nel lavoro e mettersi in proprio, trasformatosi in un volo di Icaro, la morte dei sogni, e con essi lo sfaldarsi del rapporto con Marilù, sua moglie, e Sandro, il suo migliore amico. E infine suo figlio, l'unico a cercare di capire davvero cosa sia successo, che interroga il padre con pietà e rabbia, in bilico tra la comprensione e il rancore, alla ricerca della ragione – quella vera – del fallimento della sua esistenza.
Note biografiche
Andrea Caterini è scrittore e critico letterario. Ha curato le opere di alcuni autori italiani, tra cui Enzo Siciliano e Franco Cordelli. Collabora con la rivista letteraria «Achab» e scrive su «Alias», il supplemento culturale de «il manifesto».