Descrizione
Una delle più grandi autrici giapponesi, mai pubblicata prima in Italia, rivive il bombardamento di Nagasaki, nell’agosto del 1945. Un ricordo che continua a bruciare nei corpi e nelle menti dei sopravvissuti e si rinnova con la paura per i moderni incidenti nucleari.
“Il buio svanì facendo posto a una luce tra il blu e il rosso, del colore dell’ortensia quando comincia a fiorire. Non era caldo, non era freddo. Sembrava una luce spettrale solida come un muro”
Note biografiche
Kyōko Hayashi (Nagasaki, 1930) è sopravvissuta al bombardamento atomico del 1945. Fin dal suo esordio come scrittrice, negli Anni Settanta, si è dedicata costantemente a raccontare quella tragedia e a riflettere sull’esperienza dei superstiti, soprattutto donne. Per questa coerenza è stata anche accostata a Primo Levi. Tradotta in varie lingue, ha ottenuto in Giappone tutti i più prestigiosi premi letterari, tra cui nel 1975 l’Akutagawa Prize. Nel 2005 è stata pubblicata la raccolta completa delle sue opere in otto volumi.