Descrizione
Attraverso il medium principale della tv contemporanea, il digitale, Freccero indaga l’immaginario collettivo dell’epoca “cyber”, che ha aperto la strada allo psicologismo di basso livello e all’informazione d’intrattenimento, in una riflessione che pone al centro le nuove forme dello storytelling. Raccontando gli ultimi quarant'anni di storia italiana, l’autore, analizza la frattura degli anni Ottanta, quando il soggetto “noi” del welfare europeo diventa l’“io” di Tony Manero (La febbre del sabato sera), prototipo del mondo che si affermerà, privo di coscienza di classe: il leader prende il posto dei partiti, si afferma l’economia liberista, si disprezza il capitale “culturale” a vantaggio dell’audience e del consenso, e nasce così un nuovo soggetto: il “nativo digitale”