Descrizione
Perché le montagne affascinano l’uomo? E come può la conquista di una cima ripagare la fatica, le difficoltà e i pericoli della salita? Sono questioni sulle quali si sono interrogati filosofi, scrittori e anche i più grandi alpinisti contemporanei. Viste solo come gigantesche increspature di pietra, fino al sedicesimo secolo le montagne erano soprattutto temute. Riscoperte in seguito da pensatori e intellettuali, adesso sono identificate come il luogo del sublime, del sollievo e della serenità, in opposizione alla frenesia delle metropoli. Avendo passato alcuni anni dell’infanzia tra Austria e Svizzera, Pascal Bruckner ha un rapporto speciale con la montagna. Arrampicare è per lui ringiovanire nello spirito e ritrovarsi finalmente completo, sfidare i propri limiti e raggiungere una nuova consapevolezza di sé e del mondo circostante. Con uno stile brillante e una prosa ricca di fascino e di poesia, Bruckner mescola in queste pagine ricordi ed esperienze personali, testimonianze di grandi alpinisti e filosofia, considerazioni sul futuro dell’ambiente montano e sulla distruzione del suo ecosistema. Tra memoir e racconto, La montagna come amica è una riflessione sulla passione per l’alpinismo che diventa ricerca del senso della vita e una sincera dichiarazione d’amore per la montagna in tutti i suoi aspetti, meraviglioso specchio dell’assurdità e della bellezza dell’esistenza.
Note biografiche
Pascal Bruckner è filosofo, romanziere e polemista. Fra i suoi libri, alcuni dei quali pubblicati anche in Italia, ricordiamo La tentazione dell’innocenza, Prix Médicis per la saggistica 1995 (Ipermedium libri, 2001), L’euforia perpetua (Garzanti, 2001) e, usciti presso Guanda, La tirannia della penitenza (2007), Il singhiozzo dell’uomo bianco (2008), Il matrimonio d’amore ha fallito? (2011), Il paradosso amoroso (2012), Una breve eternità (2020) e Un colpevole quasi perfetto (2021).