Descrizione
Le colline del Monferrato fanno da sfondo a un romanzo che ci riporta a un’Italia ormai lontana: quella del Dopoguerra, del micromondo di paese, dello sport come modello di vita, un’Italia dove il ciclismo era una passione collettiva di gran lunga superiore a quella per il calcio. Tra le imprese ciclistiche spiccano in particolare quelle di Fausto Coppi, idolo comune dei tre protagonisti del romanzo, e amato fino alla follia da uno di loro, Umberto De Ambrosis. Dalla morte misteriosa e improvvisa di quest’ultimo, a seguito di una vita condotta in assoluto rigore e solitudine nel Castello isolato dal paese, con la sola compagnia dell’amico Evasio (detto Gregorio il gregario), l’amico d’infanzia Eligio De Giovanni è spinto ad approfondire le vicissitudini di Umberto, in cerca di risposte sull’accaduto. Uomo dalla fede quasi maniacale, geniale inventore chiuso nel suo mondo autosufficiente e impermeabile alla modernità, Umberto appare come un novello Don Chisciotte, in sella alla scattante bicicletta da corsa anziché a Ronzinante, sulla scia dei trionfi di Coppi, ai quali ha dedicato un preziosissimo santuario
privato. L’ormai anziano De Giovanni, con il quale Umberto aveva tagliato i ponti da oltre cinquant’anni, e il compagno di una vita Gregorio si trovano così a ripercorrere le tappe di una vita spesa tra ossessione religiosa e sportiva, culminata nel pellegrinaggio da San Salvatore Monferrato a Roma in bici e nell’incontro fortuito con il mitico Fausto Coppi. Partendo da uno spunto giallistico, Gioanola confeziona un’appassionante storia di follia e amicizia, che trascina il lettore in una lunga volata fatta di ricordi, diari, documenti d’epoca, fino al traguardo finale che risolve il mistero del Castello.
Note biografiche
Elio Gioanola è nato a San Salvatore Monferrato (AL) nel 1934. Ha insegnato per trent’anni Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Con Jaca Book ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Fenoglio. Il «libro grosso» in frantumi (2017); Manzoni. La prosa del mondo (2015, finalista al Premio Viareggio e vincitore del premio della critica); Montale. L’arte è la forma di vita di chi propriamente non vive (2011); Svevo’s story. Io non sono colui che visse, ma colui che descrissi (2009); Pirandello’s story. La vita o si vive o si scrive (2007); Psicanalisi e interpretazione letteraria (2005, ult. ed. 2017); Carlo Emilio Gadda. Topazi e altre gioie familiari (2004); Cesare Pavese. La realtà. l’altrove, il silenzio (2003); Giovanni Pascoli. Sentimenti filiali di un parricida (2000); Leopardi. La malinconia (1995, nuova ed. 2015), e i romanzi La malattia dell’altrove (2013); Giallo al Dipartimento di Psichiatria (2006); Martino De Nava ha visto la Madonna (2002); Ma l'amore no (2021). Sua anche La letteratura italiana (2016, in due tomi).