Descrizione
La pubblicità e le religioni hanno moltissime cose in comune. Entrambe vendono per certo ciò che certo non è e puntano a toccare le corde più emotive delle persone. Entrambe, a loro modo, usano i propri “prodotti” per fare business. La Chiesa cattolica ha da tempo sposato la religione del materialismo a scapito della sua mission iniziale, quella testimoniata da Gesù, il suo fondatore, che è stato via via emarginato e reso mainstream. Una scelta che oggi sta mostrando i propri limiti, perché la Chiesa in Occidente continua a perdere clienti. L’identità del suo messaggio è ambigua e obsoleta, e l’immagine del suo simbolo è sbiadita. Eppure Gesù, testimonial di un’azienda che non si identifica in lui, rimane una figura con enormi potenzialità anche in quest’epoca in cui consideriamo marchi come Apple e Facebook le nuove divinità da adorare. Che ne sarà dunque di Gesù nel nostro mondo liquido? Questo libro prova a dare una risposta a questa domanda dal punto di vista dei creativi, i seduttori per eccellenza. Con un linguaggio ironico e comprensibile a tutti, propone, come in un brainstorming, nuove soluzioni per ridare smalto all’immagine di Gesù. In un percorso fra simboli della cultura pop, si parla di religione e di leadership, di musica e di arte. Un sorprendente saggio d’intrattenimento da cui Gesù emerge come un personaggio ancora attuale e ricco di potenzialità. Basta crederci.
Note biografiche
È lo pseudonimo di un pubblicitario che vive e lavora a Roma, dove ha fondato alla fine dello scorso millennio la sua agenzia di comunicazione visiva, di cui è anche direttore creativo. Appassionato di arte contemporanea, storia del carattere moderno e nuovi linguaggi, ha realizzato campagne e immagini coordinate per diverse aziende e ONG in Italia e all’estero.