Descrizione
Nelle scienze sociali si possono oggi ripercorrere i sentieri della teoria? Oppure dovremo accontentarci dell’incessante emergere di “visioni” complessive del mondo contemporaneo (“società liquida”, “società del rischio”, “società narcisistica” e così via)? O ancora, come per il mainstream della teoria economica, sarà sufficiente affidarsi agli elementari assiomi della teoria della scelta razionale pur conoscendoli come parziali e spesso irrealistici? Scritto per studiosi di scienze sociali e per la più vasta cerchia di quanti vogliono seriamente riflettere, a partire da altre discipline, su cosa sia la società, questo libro propone una risposta. La sua tesi di fondo è che teoria possa consistere nel porre ordine nella serie di quei concetti fondamentali e problematici che ricorrono sistematicamente nella ricerca sociale, fra i quali valore, norma, regola, identità, ideologia, micro-macro – e, sul versante metodologico, comprensione, spiegazione, struttura. Intrisi di storia e di ideologia, questi termini non possono essere ridefiniti per convenzione, ma ripercorrendo i significati accumulati nel drammatico oscillare della modernità, e delle sue rappresentazioni teoriche, fra costruzione e crisi. Per questa via si mostra come la stessa riflessione terminologica imponga, se orientata alla concretezza dei fatti sociali, di dare alla fine risalto a distinzioni che la ricerca sociale empirica di oggi spesso sottovaluta. Emerge, in particolare, quella polarità fra privato e pubblico che è occultata da coppie di concetti come micro/macro e che è invece decisiva per comprendere le tensioni della modernità.