Descrizione
Questo libro prende le mosse dall'individuazione di un nuovo Autoritratto che Giovanni Baglione (Roma 1569(?) – 1643) dipinse in gioventù e si sviluppa passando in rassegna gli autoritratti e i ritratti attualmente conosciuti dell'artista, per ampliare quindi il discorso sulla sua intera produzione ritrattistica. Attraverso tale indagine, è apparso come non mai evidente che l'incontro-scontro con il Caravaggio ebbe a livello stilistico effetti ancor meno rilevanti di quanto – non di rado per inconfessabili ragioni di mercato – si è oggi generalmente disposti ad ammettere. Essi furono invece non solo marginali e transeunti, ma soprattutto svincolati dal percorso personale di Baglione verso una più fedele restituzione del colore naturale: percorso lungo il quale egli si era incamminato già prima del 1600 e che si svolse in realtà su una linea del tutto indipendente dai fondamenti del naturalismo caravaggesco. A tal fine ne viene ripercorsa la carriera fino al volgere del secolo e in special modo la scarna produzione giovanile da cavalletto pervenutaci, soffermandosi sull'Apparizione dell'angelo a san Giuseppe di Mosca come anche, varcata la soglia del Seicento, sulle due serie di Muse e sui diversi quadri con San Giovanni Battista. Infine, la prassi del Baglione pittore viene posta a confronto con il pensiero del Baglione scrittore, che si è tentato di definire con maggior precisione attraverso una sistematica analisi lessicale delle ricorrenze del termine “naturale” nelle Vite del 1642.
ANTONIO VANNUGLI (Roma 1959) ha studiato con Maurizio Calvesi presso l'Università di Roma “La Sapienza”, dove nel 1992 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca. Professore associato di Storia dell'arte moderna dal 2002, insegna presso l'Università del Piemonte Orientale. I suoi principali interessi di ricerca si concentrano sul mecenatismo e il collezionismo spagnolo di arte italiana durante l'età moderna, campo di studi approfondito durante lunghi soggiorni in Spagna, e sulla pittura italiana del Cinquecento e del Seicento, con particolare attenzione verso Roma e l'Italia centrale.