Descrizione
Il tema vastissimo della costruzione in pietra affrontato in una particolare tipologia regionale, quella delle chiese con cupole in asse, si apre, in questo volume, a considerazioni che investono la produzione architettonica nel suo complesso, senza rinnegare la continuità con una tradizione storiografica che accomuna il corretto inquadramento storico dell'edificio alla conservazione dei molteplici messaggi veicolati dalla sua struttura. Senza risalire agli specialisti ottocenteschi, il tema ha, anche in tempi recenti, attirato più volte l'attenzione degli studiosi. Fra gli saggi monografici, dopo i contributi rispettivamente di Krönig, Berucci e Simoncini al convegno di Storia dell'Architettura del 1955, giunsero gli studi di Venditti negli anni Sessanta, collegati allo studio sulle influenze bizantine nella regione, e in seguito quelli di Laganara (1975) e Cardamone (1976). Un nuovo impulso offrirono la mostra Alle sorgenti del Romanico con il catalogo curato da Pina Belli D'Elia (1975), gli studi mirati di Mongiello (1988) e Ambrosi (1990), fino al più recente lavoro di Fiore (1997); e la stessa de Cadilhac aveva già affrontato il tema in due contributi del 2005, in questa sede ampliati e integrati con nuovi risultati e rilievi. Rispetto alle pubblicazioni precedenti, il lavoro di Rossella de Cadilhac analizza il tema sulla base di schedature tratte dall'esame diretto degli edifici. Grazie ad una stretta aderenza alla costruzione, vista soprattutto nei suoi aspetti tipologici, spaziali e tecnici, secondo la migliore tradizione degli studi di storia dell'architettura e restauro, il libro passa in esame un numero vastissimo di esempi selezionati in Terra di Bari, attraverso rilievi inediti di piante, sezioni, apparecchi murari, elementi decorativi, che costituiscono un corpus completo e affidabile del tema di studio (dalla Presentazione). Testi di: Rossella de Cadilhac, Anita Guarnirei, Vincenzo Muncipinto, Gabriele Rossi, Maria Aurora Trentadue, Paola Chiara Vino.