Descrizione
Colafranceschi, detto “Cola”, Farinacci “er communista”, Franchino “er carozziere”, Pino “er matricida”, Limone alto alto e senza colpa, che si nasce come si nasce, sono ragazzi senza arte né parte che vivono di espedienti e si aggirano tra la borgata e il litorale di Ostia consumando la loro esistenza tra bravate, prodezze e amori assai poco romantici.
Sono figure del sottoproletariato romano del secondo dopoguerra, che fame e disperazione hanno reso strafottenti, tracotanti e incapaci di sognare.
È la Roma di Pasolini e a parlare è un ragazzo di vita. Dai suoi ricordi emerge una città che non esiste più, desolante eppure poetica, e una gioventù persa tra sogni inespressi e irrealizzati.
Viene qui pubblicato per la prima volta un racconto scritto all’“epoca in cui i ‘ragazzi di vita’ facevano ancora colpo, Pasolini li aveva mostrati nei suoi film e nei suoi libri, ed erano loro, quei ragazzi, che con la loro feroce naturalità facevano irruzione in una letteratura dove i personaggi provenivano quasi sempre da un mondo borghese più educato e anche più convenzionale, un mondo che Pasolini voleva sovvertire.
(Dalla Prefazione di Raffaele La Capria)
Aldo Colonna ha pubblicato poesie e racconti sulle maggiori riviste letterarie, tra cui “Alfabeta” e “Paragone”. È stato critico cinematografico, assistente alla regia di Pupi Avati e Mario Monicelli e autore di corti e mediometraggi.