Descrizione
Chi era Unger Khan, che i mongoli consideravano il Dio della Guerra? Il generale “bianco” che combatté i bolscevichi in Estremo Oriente sino all’ultimo, finché venne sconfitto e fucilato dopo un processo farsa? Il barone Roman Fëdorovič von Ungern-Šternberg (1886-1921) era un nobile baltico di religione buddhista dalle tendenze mistiche, che si riteneva investito di una missione provvidenziale: riconquistare l’Occidente partendo dal cuore della Mongolia.
Intorno alla sua figura è fiorita tutta una leggenda a livello popolare, romanzi, fumetti, giochi di ruolo, a riprova di come le personalità eccezionali, nel bene e nel male, si circondino di un alone mitologizzante che avvince, nonostante gli anni e il tempo che passa. Ossendowski con Bestie, uomini, dei (1922) ha impedito che la Storia lo inghiottisse e lo annullasse, facendolo diventare un simbolo tra realtà e leggenda, “l’ultimo degli antibolscevichi”, come lo definì Julius Evola nel 1938.
Leonid Juzefovič, in questa prima vera biografia storica, ricostruisce dettagliatamente la vita avventurosa, la vocazione alla guerra, le battaglie, le idee e la morte di questo eroe sui generis dell’antibolscevismo, pubblicando anche i verbali del processo a suo carico e della fucilazione, a opera dei comunisti.
Ecco che cosa vogliamo: proteggere l’evoluzione dell’umanità e lottare contro la rivoluzione:
io sono sicuro che l’evoluzione conduce alla Divinità, la rivoluzione alla bestialità.
Roman von Ungern-Šternberg
Note biografiche
Leonid Juzefovič, laureatosi nel 1970 presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Perm, ha poi servito nell’esercito in Transbajkalia durante gli scontri di frontiera con la Cina. Ph.D. nel 1981 con una tesi sulla diplomazia russa dal XV al XVII secolo, dal 1975 al 2004 ha insegnato Storia a Mosca. Ben conosciuto e apprezzato per i suoi romanzi polizieschi ambientati nell’Impero russo della pre-rivoluzione, pubblicati negli anni Settanta e Ottanta, deve la sua popolarità al presente lavoro storico sul Barone Ungern. Gli oltre venti romanzi di Juzefovič sono stati tradotti e pubblicati in inglese, francese, tedesco, mongolo, polacco e spagnolo, e per alcuni di essi ha ricevuto dei prestigiosi premi in Russia. Juzefovič si è inoltre dedicato alla televisione, scrivendo sceneggiature originali di grande successo nate dai suoi libri, alcune delle quali divenute serie TV molto apprezzate.