Descrizione
Ci muoviamo in un territorio inesplorato, ma tutti abbiamo la percezione, più o meno chiara, che il Covid-19 è il cigno nero che metterà all’angolo quella che Ulrich Beck ha definito la «società del rischio». Oltre alla convinzione diffusa che all’emergenza sanitaria, nei prossimi mesi, si unirà una recessione globale e una nuova definizione dei rapporti di forza a livello mondiale. La sfida geopandemica farà sì che nell’era della post-globalizzazione la conflittualità non si manifesterà solo nella vecchia dimensione spaziale/istituzionale, ma anche attraverso una verticalizzazione delle contrapposizioni all’interno di ogni singola realtà statuale.
Note biografiche
Giornalista professionista e docente universitario. Esperto di politica internazionale e di storia del Novecento, studia la dimensione mitica nell’attualità occupandosi di “geosofia”, quella che John K. Wright ha definito come l’esplorazione «dei mondi che si trovano nella mente degli uomini». Tra le sue pubblicazioni: Frammenti di un mondo globale (2005), Le lance spezzate (2007) e, per Castelvecchi, GeRussia (2016) e Babel (2018).