Descrizione
La storia di Mafia Capitale non è solo una storia visibile, territorio della politica e dell’amministrazione, né corrisponde soltanto alle vicende torbide di corruzione e malaffare che lentamente e a fatica emergono: le ragioni della sua forza e della sua pericolosità affondano nel terreno dei quartieri e delle periferie, e risalgono a una storia antichissima. Nel suo nuovo libro, che contiene uno stralcio della sentenza della Cassazione del processo Mafia Capitale, Federica Angeli indaga la lunga storia della corruzione e della mafia a Roma: dalla vischiosità della pratica clientelare in età romana alla compravendita dei voti, dalle Verrine di Cicerone alle tangenti per gli appalti, fino all’ordinanza «Mondo di Mezzo» contro Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Una linea ininterrotta di fenomeni di concussione, di mazzette, estorsioni e comportamenti criminali che dall’Impero romano conduce fino a oggi, fino a noi. Un’inchiesta necessaria, scomoda, accurata e dirompente, che svela, passo dopo passo, come le tessere di un mosaico oscuro e vivo, il volto di una Roma di cui molti non vogliono ancora sapere nulla.
Note biografiche
Federica Angeli (Roma 1975), cronista di nera e giudiziaria, scrive per «la Repubblica» dal 1998, dove è redattrice dal 2005. Dal 2013 vive sotto scorta dopo le minacce mafiose ricevute mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia. Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno nel 2012 e 2013, il Premio Donna dell’Anno (2015), assegnato dal sindaco di Roma, il Premio Articolo 21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017), il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il presidente Mattarella nel 2016 l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito. Ha pubblicato con Emilio Radice Cocaparty (2008) e Rose al veleno, stalking (2009), è coautrice di Io non taccio (2015) e autrice di Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale (2016).