Descrizione
E se esistesse una casella postale nel passato dove spedire messaggi per noi importanti? E se la destinataria fosse l’artista e pensatrice che ha influenzato di più la nostra vita? Immaginate dunque questo piccolo volume come una finestra temporale, un portale tra oggi e ieri, per parlare direttamente a lei: Virginia Woolf. A farlo sono un gruppo di scrittrici, studiose, artiste, e alcune lettrici appassionate, così care a Woolf che al common reader, nel senso di «non specialista», sempre si rivolge. Nelle loro lettere raccontano a Virginia di trasformazioni personali e ispirazioni, le confidano segreti, paure, riflessioni sul nostro tempo. Per lettera, appunto: riesumando uno strumento di comunicazione «antico». Poetiche, divertenti, drammaticamente sincere, in tutte risuona una gratitudine e una passione profonde, perché con Virginia succede così: una volta conosciuta, con lei si instaura una relazione intima, senza limiti di immaginazione, né di tempo. Non solo Virginia «possiede la propria anima», parafrasando la bella biografia scritta da Nadia Fusini, ma illumina anche l’anima di chi ha la fortuna di incontrarla. L’epistolario offre dunque una testimonianza diretta dell’influenza di Woolf nella vita personale e artistica delle donne, in Italia, oggi. Un’ulteriore prova di come il suo pensiero abbia contribuito a ispirare il femminismo della differenza e la sua poetica abbia cambiato per sempre il modo di raccontare il mondo. Leonetta Bentivoglio, Elisa Bolchi, Maria Grazia Calandrone, Donatella Di Pietrantonio, Manuela Fraire, Elisabetta Rasy, Nadia Terranova e molte altre, tutte interpreti della nostra contemporaneità, hanno spedito la loro lettera «a Virginia». E Virginia, è noto, adorava ricevere lettere… Non a caso, secondo lei, «L’amicizia, e comunque ogni relazione, consiste nel parlare, o nello scriversi lettere di un qualche tipo». Come scrive Nadia Fusini nella sua Introduzione: «Nelle lettere qui raccolte lievita un’ammirazione autentica, e una gratitudine vera di cui sono certa Virginia Woolf andrà orgogliosa. Perché qui chi le scrive le si rivolge senza nessuna adulazione, ma dimostrandole un amore autentico; rivelandole, cioè, il miracolo che la lettura dei suoi romanzi, dei suoi saggi, dei suoi diari, delle sue lettere ha rappresentato nella sua esistenza. Che cosa potrebbe volere di più una scrittrice come Virginia Woolf? Non è forse questa la prova provata che ogni parola che lei ha scritto c’è chi l’ha accolta, e se ne è servita per vivere?».
Note biografiche
Licia Martella è esperta di comunicazione creativa, a livello nazionale e internazionale. È socia dell’Italian Virginia Woolf Society fin dall’inizio (tessera n. 13, secondo lei un bel numero). L’associazione è nata allo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio in Italia della grande scrittrice e oggi è punto di riferimento, fisico e virtuale, per chi vuole avvicinarsi a Virginia Woolf o ai membri del gruppo di Bloomsbury.
Scrittrice e studiosa di letteratura inglese e comparata, Nadia Fusini ha curato e tradotto le opere di Virginia Woolf in Italia in due volumi per la collana dei Meridiani di Mondadori, nel 1998. Nel 2006 di Woolf ha scritto la biografia, Possiedo la mia anima, recentemente ristampata da Feltrinelli. Sempre dedicati alla scrittrice, nel 2021 sono comparsi per Neri Pozza Un anno con Virginia Woolf, e per Electa Woolf. A-Z. In uscita per Feltrinelli la sua nuova traduzione di La stanza di Jacob. È presidente dell'Italian Virginia Woolf Society.