Descrizione
«Da Algeri, Marx attaccò – con sdegno – i violenti soprusi dei francesi, i loro ripetuti atti provocatori, la spudorata arroganza, la presunzione e l’ossessione di vendicarsi come Moloch di fronte a ogni atto di ribellione della popolazione araba locale. “Qui si applica una specie di tortura, a opera della polizia, per costringere gli arabi a ‘confessare’, proprio come fanno gli inglesi in India” – scrisse. E, relativamente ai danni prodotti dalle grandi potenze, nella storia delle occupazioni coloniali, aggiunse: “i britannici e gli olandesi superano di gran lunga i francesi”».
Negli ultimi anni di vita, Karl Marx estese la sua ricerca a nuove discipline e questioni teoriche e si dedicò ad aree geografiche e conflitti politici esplorati solo marginalmente, fino a quel momento. Studiò le più recenti scoperte antropologiche del suo tempo, analizzò le forme di proprietà comunitaria nelle società precapitalistiche, sostenne la lotta del movimento populista in Russia e attaccò violentemente il colonialismo europeo in India, Algeria, Egitto e Irlanda. Si recò inoltre ad Algeri, viaggiando, per la prima e unica volta, al di fuori dell’Europa. L’ultimo Marx sfata il mito secondo cui Marx avrebbe smesso di scrivere in tarda età e palesa quanto siano errate le interpretazioni che lo hanno raffigurato come un pensatore eurocentrico ed economicista, interessato al solo conflitto tra operai e capitale. In questa nuova edizione ampliata del libro apparso nel 2016, Marcello Musto («il più grande conoscitore della vita di Karl Marx», secondo le parole di Étienne Balibar) illustra le ragioni della recente riscoperta dell’opera di Marx, mettendo in luce la rilevanza politica dei suoi ultimi scritti incompiuti, precedentemente trascurati o ancora inediti. Attraverso l’esame di manoscritti non completati, di lettere inviate a familiari e compagni di lotta e di complessi quaderni di appunti, risalenti al 1881-1883, Musto porta alla luce il periodo meno esplorato dell’esistenza di Marx e propone un’innovativa rivalutazione di alcuni dei suoi concetti chiave. Questo libro – diventato ormai un classico – dimostra quanto il vero Marx sia distante dalla rappresentazione di autore dogmatico, dipinta da molti suoi avversari e presunti seguaci, e ci offre un autore che appartiene sorprendentemente ai nostri giorni.
Note biografiche
Marcello Musto è professore associato di Sociologia teorica presso la York University di Toronto. Tra le sue pubblicazioni in italiano si segnalano Ripensare Marx e i marxismi (Carocci, 2011) e I «Grundrisse» di Karl Marx (Ets, 2015). Per la Donzelli ha già pubblicato L’ultimo Marx, 1881-1883. Saggio di biografia intellettuale (2016) e ha curato l’antologia Lavoratori di tutto il mondo, unitevi! (2014).