Descrizione
Guido Rossa, operaio e sindacalista all’Italsider di Genova Cornigliano, iscritto al Pci, viene assassinato il mattino del 24 gennaio 1979, mentre sta entrando in auto per recarsi a lavoro. Secondo la colonna genovese delle Brigate Rosse, la sua colpa è stata di aver denunciato, tre mesi prima della sua morte, un compagno di lavoro scoperto a diffondere in fabbrica volantini brigatisti. Da quel momento cominciano la solitudine di Guido e i troppi misteri. Era stato deciso solo un ferimento, ma un uomo del commando è tornato indietro per sparare i due colpi mortali: qualcuno nei vertici delle Br gli ha dato via libera? Nonostante le pesanti condanne, Lorenzo Carpi, l’autista del gruppo, non è mai stato arrestato né rintracciato. Dov’è fuggito? E, soprattutto, è stato aiutato? Da chi? Nel movimento operaio genovese – e non solo – quella morte è uno spartiacque che segna il punto di rottura con il percorso delle Br: si rompe la zona grigia tra gli operai e l’area “silenziosa” che è finora rimasta a guardare gli attacchi ai simboli dell’industria e della politica, Aldo Moro incluso.
Note biografiche
Giornalista, ha lavorato per «Il Lavoro» e «la Repubblica». Tra i suoi libri: Animali di periferia. Le origini del terrorismo tra golpe e resistenza tradita (Castelvecchi, 2012); Fischia il vento. Felice Cascione e il canto dei ribelli (Castelvecchi, 2014); Un’imprevedibile situazione. Arte, vino, ribellione: nasce il Situazionismo (2017); con Nerella Sommariva, La ragazza nella foto. Un amore partigiano (2017). Premio “Memoria e Verità – Franco Giustolisi” 2017.
Giornalista, ha lavorato a «l’Unità», «Corriere Mercantile», «Il Lavoro», «la Repubblica»; è stato tra i costruttori del sito di Repubblica.it e di RE Le Inchieste. Dal 2012 al 2016 è stato direttore di Kataweb. Attualmente è responsabile dell’area web dell’agenzia di stampa «LaPresse». Ha scritto Il re delle «bionde» (1997). Autore e cosceneggiatore della serie televisiva Il Capitano (Rai 2, 2005)