Descrizione
Nel corso del Duecento, i palazzi pubblici di molte città dell’area padana si popolano d’immagini, scolpite e soprattutto dipinte. Antecedenti meno noti dei grandi manifesti politici che ornano i palazzi comunali toscani nel corso del Trecento, queste figurazioni, varie per soggetto e funzione, hanno a lungo rappresentato una sfida interpretativa per il ricercatore, a causa della loro singolarità formale e iconografica. Attraverso un’analisi delle attestazioni materiali e un recupero della memoria delle tante perdute, questo libro si propone d’identificare le tradizioni di immagini che percorrono le città lombarde in età comunale, di ricostruirne il significato e di leggerne gli sviluppi alla luce dei cambiamenti istituzionali e sociali che caratterizzano la regione tra l’eclissi dei governi consolari e l’affermazione della signoria viscontea.