Descrizione
All’inizio degli anni Venti del secolo scorso, il giovane Billie (non ancora Billy) Wilder si guadagna da vivere facendo piccoli lavoretti e scrivendo articoli per i giornali viennesi. Il suo sogno è andare negli Stati Uniti, anche se non ha ancora chiara la sua vocazione per il cinema. Questa comincia a mostrarsi quando Billie si trasferisce da Vienna a Berlino: e mentre continua a occuparsi di jazz e spettacoli di varietà, inizia la sua carriera di sceneggiatore per il film Uomini di domenica, di cui racconta l’avventurosa realizzazione.
I testi raccolti in questo volume sono una testimonianza della versatilità del giovane Wilder: reportage non convenzionali (Venezia, Genova e Monte Carlo), brevi racconti surreali e satirici, paradossi, provocazioni, recensioni cinematografiche e teatrali, inchieste sul mercato editoriale, interviste a dive del muto come Asta Nielsen ma anche a ballerine, fattucchiere e venditrici di giornali.
Un racconto di prima mano dell’Europa tra le due guerre in cui emerge il suo umorismo caustico, un grande amore per la realtà e una capacità di cogliere le piccole e le grandi debolezze degli esseri umani. Spesso Wilder parla in prima persona, come quando racconta la sua faticosa ed esilarante esperienza di ballerino a pagamento in un hotel di Vienna. Ed è facile vedere, in trasparenza, il talento di colui che diventerà uno dei più grandi registi del Novecento.
Note biografiche
Billy Wilder (all’anagrafe Samuel Wilder) nacque nel 1906 nei pressi di Cracovia e morì a Beverly Hills nel 2002. Esordì come sceneggiatore a Berlino, alla fine degli anni Venti. A Hollywood scrisse e diresse capolavori della storia del cinema come La fiamma del peccato (1944), Viale del tramonto (1950), L’asso nella manica (1951), Sabrina (1954), Quando la moglie è in vacanza (1955), A qualcuno piace caldo (1959), L’appartamento (1960), Prima pagina (1974), Fedora (1978). Durante la sua carriera vinse sette premi Oscar.