Descrizione
Nel 1958 un editore tedesco chiese a Gregor von Rezzori una traduzione di Lolita di Vladimir Nabokov.
Von Rezzori affrontò quindi il problema dell'interpretazione del romanzo come grandiosa metafora del disperato amore europeo per la giovane, seducente America. E sebbene certamente Nabokov non intendeva limitare Lolita a quell'interpretazione, essa è sicuramente una delle tante dimensioni del romanzo. Convinto che nell'amore sconfinato di Humbert Humbert per Lolita si possono rispecchiare tutti gli amori appassionati, von Rezzori decide di seguire le tracce delle peregrinazioni di Humbert e Lolita attraverso gli Stati Uniti e ripercorre le 27.000 miglia del loro viaggio, trasformandosi "da semplice europeo radicato nel passato in un nomade moderno" alla scoperta di Lolitaland.
Von Rezzori affrontò quindi il problema dell'interpretazione del romanzo come grandiosa metafora del disperato amore europeo per la giovane, seducente America. E sebbene certamente Nabokov non intendeva limitare Lolita a quell'interpretazione, essa è sicuramente una delle tante dimensioni del romanzo. Convinto che nell'amore sconfinato di Humbert Humbert per Lolita si possono rispecchiare tutti gli amori appassionati, von Rezzori decide di seguire le tracce delle peregrinazioni di Humbert e Lolita attraverso gli Stati Uniti e ripercorre le 27.000 miglia del loro viaggio, trasformandosi "da semplice europeo radicato nel passato in un nomade moderno" alla scoperta di Lolitaland.
Note biografiche
Gregor von Rezzori è nato nel 1914 a Czernowitz, in Bucovina, da una famiglia austriaca di ascendenze italiane, ed è morto nel 1998 a Firenze. Presso Guanda sono usciti i romanzi Tracce nella neve, Memorie di un antisemita, Sulla scogliera, Un ermellino a Cernopol, Uno straniero nella Terra di Lolita, Edipo a Stalingrado, Il cigno, L’ultima fermata, l'autobiografia Sulle mie tracce e il memoir L’attesa è magnifica.