Descrizione
Ad una "auspicabile pubblicazione" della magistrale ricerca di Stefano Colonna sulla Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese accennavo già nel 1999 e nell'occasione citavo dalla tesi del Colonna i versi di Onorio Longhi da lui ritrovati, dai quali si evince con chiarezza l'identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, che nel 1600 andò sposa a Ranuccio Farnese; che questo sia il tema principale dell'affresco centrale della Galleria, è stato pienamente riconosciuto dalla critica successiva.
L' ampiezza del giro di orizzonte consente di entrare nel vivo della concezione neo-platonica che è sottesa alla volta e di acquisire certezze interpretative. Queste sono confortate del resto dal fondamentale ritrovamento di quattro rari epitalami relativi alle nozze Farnese-Aldobrandini: scoperta vistosa anche per altre implicazioni relative alla raffinata cultura del grande amico del Caravaggio. L'identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, la nipote del pontefice che si univa in nozze all' "eroico" Ranuccio, vi è chiaramente rivelata e stabilisce un altro, fondamentale punto fermo per intendere il messaggio della Galleria. [dalla presentazione di Maurizio Calvesi]
Il volume mette in luce la complessità del clima culturale farnesiano da Achille Bocchi in poi, con i contributi sia di figure poco note come l'umanista ungherese Janos Zsamboky e l'olandese Stephen Wynkens Pigge, sia del celebre collezionista-archeologo Fulvio Orsini. Viene riletta la figura di Agostino Carracci in rapporto a letterati, filosofi e musicisti coevi e gli vengono attribuite alcune piccole raffinate incisioni. La Galleria dei Carracci è presa in esame in relazione al matrimonio di Ranuccio Farnese e Margherita Aldobrandini, alla luce degli "inediti" epitalami che provano per la prima volta in maniera inequivocabile il rapporto tra le nozze e gli affreschi, ponendo fine alla vexata quaestio del programma iconografico della Galleria stessa e del valore di Anteros come Amor Virtutis o Amore reciproco. La Galleria viene infine valutata nella sua articolazione concettuale con una lettura critica storico-artistica proiettata in avanti verso il XVII secolo, anche attraverso il raffronto con il pensiero controriformistico del filosofo Pomponio Torelli e gli affreschi di François Perrier in Palazzo Peretti in Roma. Una vasta bibliografia ed una ricca Appendice di documenti manoscritti ed a stampa relativi all'ambiente farnesiano, quasi tutti inediti, completano il libro corredato da più di 100 illustrazioni, in gran parte relative agli affreschi della Galleria Farnese e del Camerino del Cardinale Odoardo che hanno rappresentato, per la novità e ricchezza del linguaggio figurativo dei Carracci e lo splendore delle forme e dei colori, la fine del Manierismo alle soglie del Barocco nascente ed il ritorno elegiaco e meditato a Raffaello, Correggio e Michelangelo.