Descrizione
“L’uomo dimentica che è un morto che conversa con morti” – scrive Borges. Un paradosso? Di certo i morti sono stati sempre ‘vivi’ nella nostra cultura, anche in quella di oggi, ossessionata dalla necessità di godere. L’attrazione-repulsione per gli spettri sembra non venir mai meno. Autore del già fortunato libro sulla figura dello jettatore, Sergio Benvenuto propone una ricostruzione del tutto originale, in chiave antropologica psicanalitica e filosofica, del nostro rapporto con i morti e con il loro ‘ritorno’ come spettri. Riprendendo svariati esempi dal cinema, dalla letteratura, dalla cultura pop, dai sogni, da miti e rituali, dal teatro, si interroga sulla presenza insistente dei ghosts tra noi.
Note biografiche
Sergio Benvenuto, psicoanalista e filosofo, ricercatore in Psicologia Sociale al CNR a Roma, direttore dell’European Journal of Psychoanalysis, per due anni visiting researcher alla New School for Social Sciences di New York, ha insegnato nelle università di Chieti, Siena e Trento. È autore di diversi libri in varie lingue. Con Mimesis ha pubblicato: Lo jettatore (2011), Sono uno spettro ma non lo so (2013), Lacan, oggi (2014).