Descrizione
«Non si vorrebbero mai abbandonare i protagonisti di questo libro... alla fine ci sembra di conoscerli da sempre.»
The New Yorker
«Un libro che si legge tutto d’un fiato... Penelope Lively è bravissima a ricreare un’atmosfera di ansia, sospetto e frustrazione.»
The Wall Street Journal
Pauline è una redattrice freelance e, per concentrarsi meglio sul suo lavoro, ha lasciato l’appartamento di Londra e si è trasferita a World’s End, nel cuore della campagna inglese, dove divide il cottage con la figlia Teresa, il genero Maurice e il nipotino Luke. Maurice sta scrivendo un libro prestigioso sulla storia del turismo e spesso, nel fine settimana, si incontra con il suo editor James Saltash, sempre accompagnato dalla fidanzata Carol, che pare subire il fascino dello scrittore. È un’estate torrida a World’s End, la più calda degli ultimi cinquant’anni, e non solo perché il sole splende abbacinante sui dorati campi di grano... Pauline coglie qualche sguardo di troppo, qualche sorriso malizioso, che gettano ombre minacciose sulla vita di Teresa. E lei sa, adesso come allora, perché è un copione già letto e vissuto, che la fa sprofondare di nuovo nella spirale del dubbio e del sospetto, perché già ha dovuto sopportare l’onta del tradimento. Penelope Lively ci sorprende con un finale inatteso, ma forse inevitabile. E se le parole non contano più, a colmare gli spazi vuoti dell’anima rimane solo un assordante silenzio.
The New Yorker
«Un libro che si legge tutto d’un fiato... Penelope Lively è bravissima a ricreare un’atmosfera di ansia, sospetto e frustrazione.»
The Wall Street Journal
Pauline è una redattrice freelance e, per concentrarsi meglio sul suo lavoro, ha lasciato l’appartamento di Londra e si è trasferita a World’s End, nel cuore della campagna inglese, dove divide il cottage con la figlia Teresa, il genero Maurice e il nipotino Luke. Maurice sta scrivendo un libro prestigioso sulla storia del turismo e spesso, nel fine settimana, si incontra con il suo editor James Saltash, sempre accompagnato dalla fidanzata Carol, che pare subire il fascino dello scrittore. È un’estate torrida a World’s End, la più calda degli ultimi cinquant’anni, e non solo perché il sole splende abbacinante sui dorati campi di grano... Pauline coglie qualche sguardo di troppo, qualche sorriso malizioso, che gettano ombre minacciose sulla vita di Teresa. E lei sa, adesso come allora, perché è un copione già letto e vissuto, che la fa sprofondare di nuovo nella spirale del dubbio e del sospetto, perché già ha dovuto sopportare l’onta del tradimento. Penelope Lively ci sorprende con un finale inatteso, ma forse inevitabile. E se le parole non contano più, a colmare gli spazi vuoti dell’anima rimane solo un assordante silenzio.
Note biografiche
Penelope Lively è nata nel 1933 in Egitto, dove ha vissuto fino all'adolescenza senza mai frequentare una scuola. Erano i genitori a occuparsi della sua educazione, leggendole libri su libri, dei quali lei doveva poi fare il riassunto. Rimpatriata in Gran Bretagna nel dopoguerra, si laurea in storia ad Oxford e sposa un professore. Comincia quindi a scrivere racconti e romanzi, dapprima solo per ragazzi, in seguito anche per adulti, fino a diventare una scrittrice acclamata dalla critica e membro della Royal Society of Literature. Questi suoi racconti sono pubblicati anche in edizione italiana con il titolo: Alieni a lieto fine (Salani).