Descrizione
Nell’immaginario collettivo, del suo tempo e della modernità, Socrate è il simbolo di una krisis a carattere antropologico-culturale e politico. È una figura sfuggente e, dunque, capace di adattarsi a qualsiasi contesto, in particolare artistico. Dapprima personaggio teatrale, a partire dal XX secolo diventa un personaggio cinematografico. Il presente lavoro, intrecciando l’analisi cinematografica a quella storico-filosofica, si propone non soltanto di analizzare i quattro film che lo vedono protagonista, Processo e morte di Socrate (1940), Barefoot in Athens (1966), Socrate (1970) e Il banchetto di Platone (1989) ma soprattutto, di mostrare che il famoso pensatore, in virtù della propria sfuggente essenza, diviene una cartina tornasole per comprendere le ideologie e i mutamenti storici alla base della nostra contemporaneità. Se non possiamo rispondere all’interrogativo “Socrate, chi sei?”, avvalendoci della sua stessa figura possiamo però rispondere alla domanda “Noi, chi siamo?”.
Note biografiche
Daniele Calzetta (classe, 1999), dopo il conseguimento della maturità classica, si è laureato con lode in Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con una tesi sulla trasposizione cinematografica di Socrate, sotto la supervisione del Professore Giuseppe Girgenti. Attualmente è iscritto al Corso di Laurea Magistrale in Teoria e storia delle arti e dell’immagine presso lo stesso ateneo.