Descrizione
«Penelope Lively conosce alla perfezione la geografia dell’animo.»
People
«Una scrittura dalla grande profondità emotiva.»
The Times
«Una penetrante capacità di cogliere i più intimi legami famigliari e tra i sessi.»
The Times Literary Supplement
«Una raffinata narratrice.»
Mail on Sunday
Stella Brentwood, antropologa in pensione, dopo una vita trascorsa in giro per il mondo a studiare culture diverse, decide di stabilirsi nell’abbagliante campagna del Somerset occidentale. Un luogo dai paesaggi grandiosi e pacificanti, dove trovare finalmente la stabilità che ha sempre rifuggito. Una scelta solo in apparenza casuale: Richard, il vedovo di Nadine, la sua migliore amica dei tempi dell’università, vive nella zona e l’aiuta a trovare casa e ad ambientarsi, ma in realtà la decisione è uno snodo fatale e in un certo senso obbligato della sua esistenza. Comprare casa, prendere un cane, fare conoscenza con i vicini: in breve, mettere radici può sembrare rassicurante, ma destabilizza più di quanto Stella possa pensare. L’inserimento in un sistema di relazioni implica una definizione di sé che la donna non sa o forse non vuole trovare, e perfino i vincoli di sentimenti che legano gli esseri umani finiscono per rivelarsi troppo stretti: Nadine, che aleggia continuamente tra lei e Richard, il ricordo degli uomini che ha amato ma a cui non ha voluto legarsi; Judith, l’esuberante amica e compagna di tanti viaggi; gli ombrosi adolescenti che vivono in fondo al viottolo e la guardano con aperta ostilità...
«I romanzi della Lively rispecchiano sempre l’ironia che la vita concede alle persone che sanno guardare altrove.»
Publishers Weekly
«Penelope Lively sa cogliere perfettamente ciò che si nasconde sotto la superficie della vita delle persone.»
The Scotsman
«Penelope Lively scrive così bene, assaporando ogni singola parola.»
The Daily Telegraph
«Penelope Lively si conferma bravissima, capace di emozioni forti, durature, pervasive, nonostante la scrittura elegantissima.»
D di Repubblica
People
«Una scrittura dalla grande profondità emotiva.»
The Times
«Una penetrante capacità di cogliere i più intimi legami famigliari e tra i sessi.»
The Times Literary Supplement
«Una raffinata narratrice.»
Mail on Sunday
Stella Brentwood, antropologa in pensione, dopo una vita trascorsa in giro per il mondo a studiare culture diverse, decide di stabilirsi nell’abbagliante campagna del Somerset occidentale. Un luogo dai paesaggi grandiosi e pacificanti, dove trovare finalmente la stabilità che ha sempre rifuggito. Una scelta solo in apparenza casuale: Richard, il vedovo di Nadine, la sua migliore amica dei tempi dell’università, vive nella zona e l’aiuta a trovare casa e ad ambientarsi, ma in realtà la decisione è uno snodo fatale e in un certo senso obbligato della sua esistenza. Comprare casa, prendere un cane, fare conoscenza con i vicini: in breve, mettere radici può sembrare rassicurante, ma destabilizza più di quanto Stella possa pensare. L’inserimento in un sistema di relazioni implica una definizione di sé che la donna non sa o forse non vuole trovare, e perfino i vincoli di sentimenti che legano gli esseri umani finiscono per rivelarsi troppo stretti: Nadine, che aleggia continuamente tra lei e Richard, il ricordo degli uomini che ha amato ma a cui non ha voluto legarsi; Judith, l’esuberante amica e compagna di tanti viaggi; gli ombrosi adolescenti che vivono in fondo al viottolo e la guardano con aperta ostilità...
«I romanzi della Lively rispecchiano sempre l’ironia che la vita concede alle persone che sanno guardare altrove.»
Publishers Weekly
«Penelope Lively sa cogliere perfettamente ciò che si nasconde sotto la superficie della vita delle persone.»
The Scotsman
«Penelope Lively scrive così bene, assaporando ogni singola parola.»
The Daily Telegraph
«Penelope Lively si conferma bravissima, capace di emozioni forti, durature, pervasive, nonostante la scrittura elegantissima.»
D di Repubblica
Note biografiche
Penelope Lively è nata nel 1933 in Egitto, dove ha vissuto fino all'adolescenza senza mai frequentare una scuola. Erano i genitori a occuparsi della sua educazione, leggendole libri su libri, dei quali lei doveva poi fare il riassunto. Rimpatriata in Gran Bretagna nel dopoguerra, si laurea in storia ad Oxford e sposa un professore. Comincia quindi a scrivere racconti e romanzi, dapprima solo per ragazzi, in seguito anche per adulti, fino a diventare una scrittrice acclamata dalla critica e membro della Royal Society of Literature. Questi suoi racconti sono pubblicati anche in edizione italiana con il titolo: Alieni a lieto fine (Salani).