Descrizione
Quanto contano gli oggetti nella nostra vita? Chi non ne custodisce qualcuno gelosamente? Chi non ha dovuto sgomberare la casa di una persona cara scomparsa? Chi non ha, almeno una volta, deciso di iniziare una collezione? In quale misura essi rappresentano una materializzazione della nostra memoria? Gli oggetti sono lo specchio di quello che siamo e di quello che siamo stati, delle persone che popolano la nostra esistenza e di quelle che ci hanno accompagnato nelle fasi della vita. Ciascuno di noi costruisce mediante gli oggetti larghi tratti di storia personale: testimonianze concrete, frammenti o cimeli, documenti e reperti, segnati tutti da investimenti simbolici mutevoli nel tempo. Gli oggetti materiali, infatti, sono parte integrante della nostra vita psichica ed emotiva, contribuiscono a costruire la nostra personalità, partecipano alla formazione del nostro carattere, con diverse modalità a seconda dei periodi della vita. Perché conserviamo? Perché buttiamo? Il possesso degli oggetti garantisce una continuità del proprio sé lungo la vita; laddove si disperdono – come accade nelle calamità naturali – gli oggetti diventano i testimoni della rottura dell’integrità della persona, ma in altri casi la loro eliminazione può rappresentare anche una tensione liberatoria, che coincide con la volontà di dare spazio a nuove esperienze. Gli oggetti seguono da vicino i rapporti d’amore, marcano le storie familiari; quelli delle persone care scomparse restano nella vita di ciascuno, al pari, o anche più, della memoria della persona stessa…
Intorno al tema del nostro rapporto con gli oggetti che popolano la vita, Giovanni Starace compone un racconto ricco, intenso e di piacevolissima lettura, grazie a un ampio spettro di riferimenti alla letteratura psicoanalitica, antropologica e sociologica, che si alternano felicemente a citazioni letterarie, brevi accenni di quadri clinici e a frammenti autobiografici. Un libro denso e appassionante, destinato ad attivare nei suoi lettori un’immediata identificazione, perché tocca qualcosa che riguarda profondamente ciascuno di noi.