Descrizione
Spiegare la lettura a chi non legge sembra una contraddizione in termini, una missione impossibile. Accogliendo la sfida, questo libro tenta la strada di una dimostrazione per assurdo, che a tratti abbandona la retta via e si inerpica sui viottoli delle sensate esperienze e delle chiamate in correità. Le strane modalità di nascita e di trasmissione della lettura, la sua predilezione per i margini, per l’impervio, per il fragile; la sua passione per i paradossi; la naturalità di un atto che viene considerato il più artificiale che esista; l’amore per l’amore che è alla base dell’amore per la lettura: questi e altri sono gli argomenti esplorati nel libro. Toccando e ritoccando, senza la pretesa di aver ragione, ma con l’orgoglio delle proprie ragioni, il libro vuole suggerire che la lettura ha cambiato il mondo, sia dei lettori che dei non lettori, e forse, mentre ne parliamo, mentre leggiamo, lo sta facendo nuovamente. E lo farà ancora per molto tempo.