Descrizione
L'Occidente si trova da sempre in difficoltà quando cerca di leggere e decifrare la relatà dell'India. Per secoli, l'approccio orientalista ha posto esclusivamente l'accento sulla sua spiritualità e sulla sua cultura millenaria. Oggi la si analizza prendendo in considerazione il solo tasso di crescita del suo prodotto interno lordo. Entrambe le letture sono parziali e distorte. Per cercare di capire questo grande e complesso Paese, Carlo Buldrini vi ha trascorso metà della vita e ha scritto le «cronache indiane» raccolte nel presente volume che riprende e amplia il precedente Nel segno di Kali. Dall'incontro con Indira Gandhi a quello con Krishnamurti, dall'assassinio di Rajiv Gandhi agli scontri sanguinari tra hindu e musulmani, dalla vita nei poveri villaggi rurali alle architetture avveniristiche della Electronic City di Bangalore, la Silicon Valley indiana, l'affresco che, pagina dopo pagina, l'autore viene delineando è duro, violento, fitto di contrasti, e confuta lo stereotipo secondo il quale l'India sarebbe avviata a diventare una superpotenza nel segno delle tecnologie avanzate. Le contraddizioni irrisolte della società indiana e l'ascesa al potere del nazionalismo hindu di Narendra Modi proiettano su ciò che verrà un'ombra lunga e minacciosa.
Note biografiche
Carlo Buldrini si è laureato in architettura nel 1970 presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Ha poi vissuto per più di trent’anni in India dove è stato addetto reggente dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi. Nell’anno accademico 2001-02 ha insegnato presso la Jamia Millia Islamia, l’università islamica di Delhi. Con le Edizioni Lindau ha pubblicato anche Nel segno di Kali. Cronache indiane (2014) e Lontano dal Tibet. Storia di una nazione in esilio (2015).