Descrizione
A trent'anni dalla morte di Enzo Tortora
Un legal thriller che incrocia tanti misteri italiani: dal rapimento Cirillo al delitto Moro
Il giallo di un arresto surreale
La gogna mediatica, la battaglia solitaria
Il racconto in presa diretta di un'epoca e di un Paese
“Roba da matti. Mi dice il collega che un flash dell’Ansa ha dato notizia del mio arresto. Per camorra. Da non crederci.”
Enzo Tortora poche ore prima dell’arresto
“Dottor Tortora, guai all'innocente se non è più astuto del colpevole.”
Il boss Raffaele Cutolo durante un colloquio in carcere con il giornalista
In un’Italia in cui la realtà supera sempre la fantasia, questo è il racconto spietato di come eravamo e di come purtroppo siamo.
Il caso Tortora nasce molto prima dell’arresto del presentatore e interseca le faide che si susseguono a fine anni Settanta, il brigatismo rosso, il rapimento dell’assessore Cirillo, la lottizzazione Rai, l’uso strumentale dei pentiti. E ancora, la tentazione di alcune aree dello Stato a coltivare trattative inconfessabili, la lotta alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, gli eterni umori giustizialisti del popolo italiano.
Questo libro prende le mosse dalla fine del 1977, un momento decisivo per capire come, ben sei anni dopo, dal mazzo degli arrestabili sia stata estratta la carta di Tortora.
Non si tratta di un errore giudiziario.
Una tragedia tipicamente italiana, una commedia dell’assurdo interpretata da turpi assassini, pericolosi psicopatici, spacciatori che si fingono padrini, nani, ballerine, mitomani, camorristi, terroristi, leader politici e, nel ruolo di special guest, un sistema giudiziario che a trent’anni di distanza ancora si autoassolve.