Descrizione
In questa serie di conversazioni tenute a Radiotre alla fine degli anni Settanta, Rossana Rossanda dialoga con le sue interlocutrici e i suoi interlocutori sulle parole-chiave della sinistra: politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione. Filo conduttore è il rapporto tra le donne e la politica, ma anche quello di Rossanda con “le altre” e con il movimento femminista. In questo, che è uno dei suoi libri più importanti per il femminismo, l’intellettuale più acuta della sinistra “eretica” si interroga anche sugli incontri mancati tra una militante comunista quale lei è sempre stata e il mondo delle altre donne; e traccia il bilancio di una esperienza singolare, sempre fuori tempo rispetto a quella delle sue sorelle di sesso. In appendice al volume una conversazione con Pietro Ingrao su “Movimento delle donne, istituzioni e antiistituzionalismo”.
Note biografiche
Rossana Rossanda (1924-2020) è stata una delle maggiori intellettuali della sinistra italiana. Dopo gli studi con Antonio Banfi, militò nel Partito Comunista Italiano, nelle cui fila fu eletta deputata nel 1963. Nel 1969 fu radiata dal partito insieme al gruppo del manifesto che nel 1971 diede vita all’omonimo quotidiano. Tra i suoi molti libri: Un viaggio inutile o della politica come educazione sentimentale (1981), Note a margine (1996), Quando si pensava in grande. Tracce di un secolo. Colloqui con venti testimoni del Novecento (2013), Questo corpo che mi abita, a cura di Lea Melandri (2018) e l’autobiografia La ragazza del secolo scorso (2005). Per i nostri tipi ha pubblicato Appuntamenti di fine secolo, con Pietro Ingrao (1995), e L’anno degli studenti (nuova ed., 2018).