Descrizione
Ettore Bernabei e Sergio Lepri. L’uno 93 anni, l’altro quasi 95. Nati negli anni violenti che seguirono la prima guerra mondiale. Spettatori di prima fila, sempre, e protagonisti, spesso, per la loro attività professionale, nel grande processo di trasformazione dell’Italia, nel bene e nel male: la Repubblica, l’avvento della televisione nel 1954, il cosiddetto “miracolo economico” tra il 1955 e il 1962, il Sessantotto, il terrorismo, Internet e i nuovi media elettronici. Il loro libro è un lungo dialogo fra i due coetanei. Una testimonianza appassionata, a due voci, di gioie e di dolori, di speranze e di delusioni, di felicità e di paure. A cominciare dagli anni Venti del secolo scorso fino a oggi. Ettore e Sergio non hanno le stesse idee su molti dei fatti politici e culturali di cui parlano e sono in disaccordo su alcuni temi importanti della vita; ma da quasi settant’anni sono amici e per settant’anni hanno operato vicini, dimostrando che, nel rispetto di comuni valori, si può camminare insieme pensando al bene degli altri.
Note biografiche
Nato a Firenze nel 1921, laureato in Lettere moderne, è stato direttore de Il Giornale del Mattino di Firenze dal 1951 al 1956; direttore de Il Popolo, organo della Democrazia cristiana, dal 1956 al 1960; direttore generale della Rai dal 1961 al 1974; direttore, e poi presidente, della finanziaria Italstat dal 1974 al 1991 e fondatore, nel 1992, della casa di produzione cinematografica Lux Vide.
Nato a Firenze nel 1919, laureato in Filosofia, è stato caporedattore de Il Giornale del Mattino di Firenze dal 1953 al 1956; capo del Servizio stampa della Presidenza del Consiglio nel governo Fanfani dal 1958 al 1959; direttore dell’agenzia Ansa dal 1961 al 1990 e docente di Linguaggio dell’informazione presso la Scuola di giornalismo dell’Università Luiss dal 1988 al 2004.