Beschreibung
Come nel protagonista del racconto di Borges “Il Sud”, in Livio Santoro sono evidenti due lignaggi. Da una parte la letteratura fantastica argentina (Macedonio Fernández, Borges, Cortázar), vale a dire: “immaginazione ragionata”, “perplessità metafisiche”, “umorismo concettuale”, autonomia della finzione. Dall’altra il “fervore verbale” e il delirio enciclopedico di autori come Gadda, Landolfi, Manganelli e Mari. Nei libri di Santoro non c’è conflitto tra questi due lignaggi. Al contrario: c’è una perfetta armonia. Loris Tassi
Comunità che sopravvivono al dolore scegliendo in modo arbitrario qualcuno che soffra per tutti, senzatetto che costruiscono la propria dimora con la rabbia accumulata in decenni di frustrazioni, enormi creature senz’occhi né orecchi tra le cui carni si viene inghiottiti dall’oblio.Due anni dopo l’uscita delle sue Piccole apocalissi, Livio Santoro torna con una nuova raccolta di racconti fantastici. Testi brevi e brevissimi, nei quali il talento visionario dell’autore prende forma in una prosa densa e musicale che sfiora la poesia. Tra atmosfere cupe e scenari estremi, in ognuna di queste “commedie” si avverte in sottofondo il ghigno inquietante della tenebra.
«Yuri era molteplice perché noi lo eravamo, Yuri calcava il palco perché noi tutti ne calcavamo uno più grande.»
Comunità che sopravvivono al dolore scegliendo in modo arbitrario qualcuno che soffra per tutti, senzatetto che costruiscono la propria dimora con la rabbia accumulata in decenni di frustrazioni, enormi creature senz’occhi né orecchi tra le cui carni si viene inghiottiti dall’oblio.Due anni dopo l’uscita delle sue Piccole apocalissi, Livio Santoro torna con una nuova raccolta di racconti fantastici. Testi brevi e brevissimi, nei quali il talento visionario dell’autore prende forma in una prosa densa e musicale che sfiora la poesia. Tra atmosfere cupe e scenari estremi, in ognuna di queste “commedie” si avverte in sottofondo il ghigno inquietante della tenebra.
«Yuri era molteplice perché noi lo eravamo, Yuri calcava il palco perché noi tutti ne calcavamo uno più grande.»
Biografische Notizen
Livio Santoro è autore di racconti comparsi su varie riviste e antologie, tra cui «effe», «Nuova Prosa», «Crapula Club», «tReMa» e «multiperso». Scrive di letteratura per «lavialibera» e «Quaderni d’Altri Tempi». Dal 2012 è redattore della collana di letteratura latinoamericana “Gli eccentrici” di Arcoiris. Sue le raccolte Piccole apocalissi (2020), Commedie del vespero e della notte (2022) e Le favole nuove (2024)