Beschreibung
Corriere della Sera
UN PELLEGRINAGGIO DI PACE
CHE TUTTI
DOVREMMO COMPIERE.
Questo libro è la prima tappa di un pellegrinaggio di pace. Un pellegrinaggio compiuto da un uomo che, nel corso della sua vita, è stato un cronista coinvolto in prima persona nella realtà che descriveva; un giornalista capace d’individuare per istinto i segni che un determinato avvenimento lascia sul territorio sconfinato della Storia; un narratore con una voce unica, spesso fuori dal coro, sempre autentica e piena di comprensione. Un uomo che, prima dell’11settembre 2001, ha sempre avuto una profonda consapevolezza dell’abisso culturale, ideologico, sociale aperto (e spesso ignorato) tra l’Occidente in cui è nato e l’Oriente in cui ha vissuto per trent’anni. Un uomo che, dopo l’11 settembre 2001, ha capito di non poter più tacere di fronte alla barbarie, all’intolleranza, all’ipocrisia, al conformismo, all’indifferenza. Tiziano Terzani, con queste «lettere» da Kabul, Peshawar, Quetta, ma anche da Orsigna, Firenze, Delhi e dal suo «rifugio» sull’Himalaya, assolve un dovere verso il futuro di tutti noi, comincia il pellegrinaggio che tutti noi dovremmo compiere. In questa edizione le Lettere contro la guerra sono presentate e attualizzate da un’introduzione di Tomaso Montanari
Biografische Notizen
Tomaso Montanari (Firenze 1971), normalista, è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università per Stranieri di Siena, della quale è l’attuale rettore. È presidente della Fondazione Museo Ginori e presidente onorario dell’Istituto per gli studi filosofici di Napoli. Scrive su “il Fatto Quotidiano”, “il Venerdì di Repubblica”, “Altreconomia”, “MicroMega”. Tra i suoi libri, ricordiamo: A cosa serve Michelangelo? (2011), Privati del patrimonio (2015), L’ora d’arte (2019), Chiese chiuse (2021), pubblicati da Einaudi; Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità (Edizioni Gruppo Abele 2017); Costituzione italiana. Articolo 9 (Carocci 2018); Eretici (Paperfirst 2020); Dalla parte del torto. Per la sinistra che non c’è (Chiarelettere 2020).