Beschreibung
Questa ricerca può essere un contributo interessante, specie per gli specialisti e gli appassionati, alla comprensione delle diverse letture cui è stata sottoposta l’opera di Federico Fellini. Si tratta di una analisi che ripercorre la diffusione e la fortuna del cinema di Fellini in Spagna, valutando la circolazione e le reazioni suscitate – nella critica e nel sociale – all’uscita dei capolavori felliniani. Le fonti primarie utilizzate per questo studio sono stati gli articoli dei principali periodici spagnoli, rintracciati e selezionati attraverso una accurata ricerca in varie emeroteche e da approfondite indagini negli archivi e biblioteche spagnole e presso la Fondazione Fellini di Rimini. Particolare attenzione è stata dedicata alle vicende inerenti alla distribuzione delle pellicole e agli ostacoli censori da esse incontrati: sia la censura politica del periodo franchista che la più sfuggente e ambigua censura di mercato. Fondamentale è stato l’apporto che a questa ricerca ha dato una importante personalità del cinema spagnolo, Jordi Grau, caro amico di Fellini. In appendice, oltre a quella che lo riguarda, ci sono molte altre interviste a intellettuali e cineasti di rilievo, sia italiani che spagnoli, fra i quali vanno segnalati i nomi di Tullio Kezich, Román Gubern, José Borau, Mario Camus, preziosi interpreti e testimoni della discussa e difficile “accoglienza” che hanno avuto in Spagna i film di Federico Fellini.Stefania MiccolisNasce a Corato (BA) nel 1976. Ha studiato cinema a Bologna e alla Nouvelle Sorbonne – Paris III, specializzandosi nel restauro delle pellicole cinematografiche presso l’Université Paris VIII. Ha conseguito un dottorato europeo lavorando in Italia e Spagna e ha prolungato le sue ricerche presso la Filmoteca Española di Madrid. Ha lavorato poi in Italia presso l’Archivio Storico Cinemato- grafico Istituto Luce a Roma e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino per il quale ha curato una rassegna sulla Guerra civile spagnola. Grazie a un premio di giornalismo ha potuto frequentare uno stage formativo al Corriere della Sera. Ha collaborato con alcune riviste di cultura ed è attualmente collabo- ratrice delle pagine culturali de l’Unità.