Un morto, una verità da scoprire, un detective, indizi e tracce: questi gli ingredienti principali dell’avvincente romanzo di Pérez Galdós. Non solo un incredibile esempio di letteratura spionistica, ma un vero e proprio laboratorio sperimentale: l’autore utilizza, infatti, il modello apparentemente superato del romanzo epistolare per dargli nuova vita, anticipando quello che sarà il romanzo postmoderno. Sparisce, infatti, la figura dell’autore onniscente e la mancanza di oggettività nella scrittura obbliga il lettore a partecipare attivamente alla codifica del testo. La verità, costantemente ricercata, è sapientemente celata e nascosta tra le pagine dell’opera, catturando l’attenzione verso dopo verso.