Per conservare l’architettura del passato dobbiamo continuare a creare architettura, qualunque sia la sua natura e composizione. Perché è inutile continuare a nascondersi la realtà: la sopravvivenza dell’architettura monumentale dipende: 1) dal modo con cui la civiltà contemporanea sarà in grado di dare una risposta positiva alla contraddizione fra la disponibilità d’immense risorse storiche, scientifiche e tecnologiche, da un lato, e la costante verifica del loro dissipamento ed uso distorto, da un altro lato, per evidenti motivi di profitto economico ed in assenza di concreti programmi di assetto e riqualificazione ambientale; 2) dalla capacità di progettare e realizzare – con la salvaguardia del patrimonio architettonico – le condizioni di esistenza di una nuova ancorché rivoluzionaria civiltà costruttiva, nell’accettazione integrale dei rispettivi connotati storico-culturali e tecnico-produttivi.