Beschreibung
«La bufera del coronavirus ha scosso il mondo. In particolare l’occidente ne esce indebolito, e bisogna domandarsi perché nelle società più avanzate e più ricche l’impatto del virus sia stato così devastante. Il fatto è che gli ultimi vent’anni di globalizzazione e di egemonia neo liberista hanno reso enormemente più fragili le nostre società. Non si tratta solo dell’indebolimento dei sistemi sanitari universalistici. Né soltanto della riduzione del welfare e della spesa sociale. Si tratta della crescita delle diseguaglianze e delle aree di emarginazione. Ma la crisi getta una luce impietosa su un altro aspetto non meno preoccupante. Cioè che società fragili, impaurite, prive di corpi intermedi e impoverite nelle loro basi culturali producono classi dirigenti sempre più casuali e improbabili».
Biografische Notizen
Massimo D’Alema è stato segretario della Fgci dal 1975 al 1980. Iscritto al Pci nel 1968, è prima membro del Comitato centrale e poi della direzione e della segreteria. È tra i giovani dirigenti della «svolta» che, nel 1989, trasformarono il Pci in Pds, di cui diviene segretario nazionale nel 1994. Eletto alla Camera nel 1987, nel 1997 diventa presidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Dall’ottobre 1998 all’aprile 2000 ricopre la carica di presidente del Consiglio. Nel 2006 è eletto deputato e nominato vicepresidente del Consiglio e ministro degli esteri. Giornalista professionista, ha collaborato con «Città futura», «Rinascita» e «l’Unità», che ha diretto dal 1988 al 1990. Dal 2019 è professore straordinario presso la link Campus University. Per donzelli ha pubblicato nel 2004 A Mosca l’ultima volta. Enrico Berlinguer e il 1984.