Beschreibung
«È come se determinate persone si trovassero nella loro propria vita (e soltanto in tale dimensione, non in se stesse in quanto persone!) talmente esposte da poter essere paragonate nello stesso tempo a punti d’incrocio e a oggettivazioni concrete “della” vita». Quando scrive queste righe, Hannah Arendt (1906-1975) ha 24 anni. Forse non è una strana coincidenza che oggi, a più di cento anni dalla sua nascita, esse descrivano magistralmente anche il suo complesso itinerario personale. Giovane studentessa di filosofia, è allieva a Friburgo di Martin Heidegger: un incontro che – nonostante gli insanabili conflitti e le tempeste sentimentali – segnerà irreversibilmente il suo percorso speculativo e spirituale. Di famiglia ebrea, nel 1933 è costretta a fuggire dalla Germania nazista per approdare in Francia e infine a New York. Una vita vissuta con rara intensità, che a più riprese si specchia nella storia e nelle drammatiche vicende del suo tempo. In questa biografia vengono ripercorsi con appassionata lucidità gli sviluppi di un pensiero che fin da subito ha posto al centro del suo interesse il tema della vita. Negano la vita umana sia il nazismo sia lo stalinismo, che con intuizione assai precoce la filosofa ha definito come due facce dello stesso orrore totalitario. Nelle moderne democrazie, dominate dalla macchina, l’essere umano finisce per diventare superfluo. Esiste una possibilità di salvezza? Hannah Arendt ci crede e scommette su quel miracolo di una pluralità vivente che può dar vita a una configurazione democratica dello spazio politico. Un’utopia? Forse no, suggerisce Julia Kristeva, piuttosto una possibilità di riscatto e dunque una promessa.
Biografische Notizen
Julia Kristeva, nata in Bulgaria, vive e lavora in Francia dal 1966. Saggista e psicoanalista, è professoressa emerita all’Université Paris-VII Diderot e membro della Società psicoanalitica di Parigi. È professoressa honoris causa nelle numerose università del mondo in cui ha insegnato. Di Julia Kristeva, la cui opera è tradotta in moltissime lingue, la Donzelli editore ha pubblicato tutti i lavori più significativi: la trilogia sul «Genio femminile» (Colette, 2004; Hannah Arendt, 2005; Melanie Klein, 2006); Bisogno di credere (2006); Teresa, mon amour (2008); La testa senza il corpo (2009); Il loro sguardo buca le nostre ombre (2011); Storie d’amore (2012); Sole nero (2013); Stranieri a noi stessi (2014); Del matrimonio considerato come un’arte (con Philippe Sollers, 2015); La vita, altrove (2017).