Beschreibung
Nel 1951 Gianni Rodari pubblicò Il romanzo di Cipollino (divenuto in seguito Le avventure di Cipollino). Il libro ebbe in Italia un discreto successo, ma fu presto quasi dimenticato. In Unione Sovietica, invece, divenne famosissimo, e nell’attuale Federazione russa la sua popolarità non accenna a diminuire; anzi, anche grazie a Cipollino, Rodari continua a essere lo scrittore italiano più amato.
Quasi a voler ricambiare questo grande amore, il poeta di Omegna disseminò nelle sue opere una miriade di riferimenti letterari, storici, culturali e geografici all’URSS e al suo popolo, dei «sassolini russo-sovietici» che Anna Roberti ha cercato e raccolto (d’altronde, Cipollino è l’anagramma di Pollicino!).
L’autrice ha inoltre ricostruito nei dettagli i numerosi viaggi di Rodari nel Paese dei Soviet, riportando testimonianze dirette e gustosi aneddoti. Ne emerge che, anche «oltre cortina», il creatore di Cipollino si fece notare per le sue ben note caratteristiche: l’ironia, la modestia e la capacità di rapportarsi con bambini e bambine, mettendo in moto la propria e l’altrui fantasia.
Meno scontata, e per certi versi sorprendente, è l’opinione espressa da Rodari nei confronti dell’URSS, paese che più di altri, secondo lui, aveva colto pienamente l’aspetto fantastico dei suoi libri. Una convinzione testimoniata in una rara intervista che completa il volume, insieme ad altri documenti, in parte inediti.
Biografische Notizen
Anna Roberti è nata a Torino nel 1955. Laureata in Lingua e Letteratura russa, ha lavorato come insegnante, traduttrice e interprete, e ha diretto per vent’anni l’Associazione culturale Russkij Mir di Torino. È autrice di manuali di russo tecnico e commerciale, di romanzi (Russacchiotta bargiolina e Quell’anno a Mosca. 1980-1981), di saggi storici (Dal recupero dei corpi al recupero della memoria. Nicola Grosa e i partigiani sovietici al Sacrario della Resistenza di Torino), guide turistiche (Lungo la Transiberiana da Mosca a Vladivostòk. Guida per viaggiatori fai da te) ed è coautrice di film documentari (Rukà ob ruku – Fianco a fianco e Nicola Grosa Moderno Antigone).