Beschreibung
Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide tra coloro che possono essere conquistati e i nemici. Pezzi importanti dell’élite economica e politica occidentale sono già stati cooptati; molti altri, proprio in questo momento, stanno valutando se stringere o meno un “patto col diavolo”.
Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete “di influenza”, la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni.
La mano invisibile, frutto di un lavoro meticoloso durato anni, espone il programma globale di sovversione del Partito Comunista Cinese e la minaccia che rappresenta per la democrazia.
Combinando una ricerca scrupolosa con una prosa avvincente, Clive Hamilton e Mareike Ohlberg mettono a nudo la natura e la portata delle operazioni del Partito in tutto il mondo occidentale, portando alla luce le minacce alle libertà democratiche e alla sovranità nazionale in Europa e nel Nordamerica, e mostrano come possiamo respingere la pressione autocratica cinese.
«La mano invisibile è straordinariamente documentato, ben scritto e profondamente scioccante».
«The Times»
«Un libro straordinario che vi farà rabbrividire».
«The Guardian»
Biografische Notizen
È un accademico e autore australiano. Il suo libro sulle operazioni di influenza della Cina in Australia, Silent Invasion, è stato un bestseller nazionale che lo ha proiettato al centro del dibattito sulla Cina in patria e all’estero. I suoi articoli sono apparsi su «The Guardian», su «The New York Times» e su «Foreign Affairs».
È membro del Programma Asia del German Marshall Fund. In precedenza ha lavorato presso il Mercator Institute for China Studies, per il quale ha redatto un rapporto sulla crescente influenza politica della Cina in Europa. I suoi articoli sono stati pubblicati su «The New York Times», su «Foreign Affairs» e sulla «Neue Zürcher Zeitung».