«Qui non cambia nulla – siamo assolutamente perfetti – però i settentrionali potrebbero farci un favore – strade, servizi, una moderata evasione fiscale – qui non ci vogliono riforme – sarebbe sufficiente una rivoluzione ogni secolo per la salvaguardia del nostro retaggio – tanto alla fine l'aristocrazia, la borghesia e le masse ambiziose vengono sempre a un compromesso – però la cosa più importante è che il pubblico dei rave parties, composto dalla beat generation, salvi le nostre antiche culture…»

György Lukács (S.d.C.), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è esperto in comunicazione globale e relazioni internazionali. Si è laureato alla prestigiosa Ecole Nationale d’Administration di Parigi (Promotion Condorcet) e ha lavorato presso le istituzioni europee - Budapest, Copenhagen, Tirana - prima di stabilirsi a Roma, dove da anni studia la storia dell’arte antica e moderna - seguendo corsi di specializzazione al Centre Saint-Louis de France. Le sue tematiche preferite sono l’archeologia classica, la patrologia latina (scritti di Commodiano, Dionisio di Alessandria e Tertulliano), la ritrattistica rinascimentale lombardo-veneta e la Nouvelle Vague di Fellini, Godard e Visconti.