Il congresso di cui qui si presentano i lavori era la prima iniziativa ad ampio spettro assunta dal «Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata» e la nostra intenzione era quella di verificare, nella concretezza di un incontro scientifico, le ipotesi che avevano portato alla costituzione di questo gruppo di studio in seno alla Società di Linguistica Italiana. Le ipotesi nascevano dalla constatazione del crescente interesse per il parlato e del suo configurarsi come punto di intersezione di aree di studio e di applicazione diverse.Le regioni scientifiche da cui provengono effettivamente i partecipanti a questo congresso, un po’ schematicamente rappresentate dalle dodici sezioni del temario, hanno mostrato che l’ipotesi non era infondata: hanno effettivamente lavorato insieme e discusso molte delle figure scientifiche e professionali alle quali pensavamo, provenienti oltre che dalle multiformi ramificazioni della linguistica anche dalla pragmatica, dalla filosofia, dalle scienze della comunicazione, dalla pedagogia, dalla psicologia e dalle tecnologie. Un grande spazio hanno conquistato, come c’era da aspettarsi, data la loro ricca tradizione, la fonetica, la prosodia, la sintassi, ma, come mostra l’indice, nessuno dei temi è stato trascurato, ed hanno inoltre riscosso uno straordinario interesse i settori più trasversali, come quello sulla manifestazione delle emozioni e quelli sulla testualità e sulle dinamiche comunicative.